A piedi fino in Grecia, due giorni aggrappato sotto a un camion: iraniano salvato ad Avellino

Ha viaggiato per 28 giorni a piedi, fino in Grecia, per raggiungere l’Italia, gli ultimi due giorni li ha vissuti aggrappato al pianale di un grosso tir, rischiando di morire investito in autostrada, dopo aver pagato 1500 euro all’autista per ottenere un passaggio di fortuna.

Il protagonista della drammatica storia è un diciottenne di nazionalità iraniana e l’ultimo atto di un lungo cammino affrontato per raggiungere il Belpaese, si è svolto nell’avellinese.

I militari dell’esercito lo hanno ritrovato disidratato, affamato, distrutto dal viaggio effettuato aggrappato al pianale del camion che lo ha portato dalla Grecia fino in Italia.

Era riverso sulla strada che porta a Nola, scaricato lì dall’autista del tir. Pensavano fosse morto, per fortuna era soltanto svenuto per la fatica accumulata in un mese di sofferenze in giro. Con un filo di voce ha detto di avere fame e sete, è stato accompagnato in ospedale per controlli solo grazie all’intervento della polizia stradale del distaccamento di Avellino Ovest, in quanto il medico intervenuto sul posto si era rifiutato di trasferirlo in ospedale, nonostante non presentasse sintomi da Coronavirus.

Qui è stato reidratato e rifocillato, quindi dopo aver raccontato la sua odissea, è stato accompagnato in questura ad Avellino per la foto segnalazione. Infine, è stato trasferito in un centro di accoglienza.

Guai in arrivo, invece, per il medico che si è rifiutato di trasportarlo in ospedale. Rischia una denuncia per omissione di soccorso.

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