
Stalking nei confronti del sindaco di Calabritto Gelsomino Centanni, assolti “perché il fatto non sussiste”. Il giudice monocratico del tribunale Sonia Matarazzo ha mandato assolti entrambi gli imputati dall’accusa di stalking, ha condannato uno dei due per lesioni a sei mesi di reclusione e al risarcimento di duemila euro nei confronti di Centanni, che si era costituito parte civile, difeso dagli avvocati Michele Tedesco e Angelo Mancino. Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro cinquanta giorni.
I fatti si sarebbero verificati all’interno della casa comunale di Calabritto. Secondo quanto emerso nel corso del dibattimento, l’aggressione avrebbe avuto origine da una decisione amministrativa dell’allora primo cittadino, che aveva ordinato ai due imputati la bonifica di un’area PIP situata nel territorio comunale. Un provvedimento contestato, che secondo la ricostruzione della Procura avrebbe portato all’episodio violento.
Contestualmente, i due imputati sono stati assolti dall’accusa di stalking, con la formula “perché il fatto non sussiste”. Il giudice ha in parte accolto la tesi difensiva secondo cui i due non erano impegnati in condotte persecutorie, ma si trovavano nei pressi del municipio per ragioni familiari, legate alla gestione di un’attività commerciale.Per quanto riguarda il reato di violenza e minaccia a pubblico ufficiale, il Tribunale ha dichiarato il “non doversi procedere”, essendo già intervenuta una sentenza definitiva su quel capo d’accusa.