Processo Aias-noi con Loro, Scarinzi si difende e respinge le accuse

Si chiusa con l’ultima deposizione della difesa e le dichiarazioni di un imputato l’istruttoria dibattimentale del processo “Aias – Noi con Loro”, nato da un’inchiesta della Procura di Avellino e della Guardia di Finanza.Gli  imputati sono, a vario titolo, accusati, dei reati di peculato, riciclaggio,malversazione ai danni dello Stato e truffa aggravata.

Un procedimento giudiziario , che vede  coinvolta anche Annamaria Scarinzi, vedova dell’ex presidente del Consiglio Ciriaco De Mita, assistita dal penalista  Nello Pizza. Alla Scarinzi viene contestato un compenso di 3.500 euro, che secondo l’accusa sarebbe stato percepito per attività mai svolte legate alla Biblioteca dell’Associazione “Noi con Loro”.

 

E la difesa  ha deciso,   tramite una memoria difensiva depositata presso il Tribunale di Avellino,  di fare chiarezza sulle accuse che  vengono contestate alla vedova dell’ ex segretario nazionale della Democrazia cristiana.

Nella memoria la Scarinzi  rivendica con fermezza il proprio impegno nel volontariato testimoniato da oltre venticinque anni di attività con la Croce Rossana  e come  fondatrice dell’associazione “Noi con Loro” nel 1992. I lavori di digitalizzazione degli 8.000 volumi della Biblioteca, ha sottolineato, sono stati effettivamente eseguiti. Quanto al compenso contestato, la Scarinzi afferma di averlo interamente donato all’associazione.

 

“Un’onta, perché si sostiene che io e le mie figlie ci saremmo rovinate la vita e la reputazione per una cifra di appena 3.000,00 euro” . Questo uno dei passaggi cruciali delle dichiarazioni spontanee depositate da Annamaria Scarinzi vedova dell’ex premier Ciriaco De Mita, tramite il suo penalista Nello Pizza,

Inoltre la vedova  dell’ ex presidente del consiglio ha ricostruito tutto il suo impegno nel volontariato : “una vita dedicata agli altri”. I lavori di digitalizzazione degli ottomila volumi della Biblioteca per la Scarinzi, contrariamente alle accuse, ci sono stati, mettendo in campo anche professionalità importanti. I 3500 euro ottenuti, poi, sarebbero stati subito donati all’ Associazione. Respinta anche l’ accusa di una ingerenza nella gestione dell’Aias.

L’udienza si è aperta con la deposizione dell’ ultimo teste della difesa, oltre alle dichiarazioni di uno degli imputati. Entrambi hanno sostenuto la correttezza del loro operato. La prossima udienza è fissata per il 13 maggio e il 27 è prevista la sentenza dopo le discussioni degli imputati.

In aula, presenti tutti i difensori e la parte civile Aias, rappresentata dal penalista Raffaele Bizzarro. A presiedere il collegio il giudice Gian Piero Scarlato, affiancato dai magistrati Pierpaolo Calabrese e Lorenzo Corona.

 

 

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