Santoro: “Dopo le primarie, anche ad Avellino il centrosinistra”

POLITICA AVELLINO – “Le primarie del centrosinistra hanno costituito un evento di notevole portata per il nostro paese per l’impatto che hanno avuto e principalmente per le aspettative politiche che hanno prodotto”. E’ quanto afferma Nicola Santoro dell’Assemblea provinciale di SeL.
“Quasi quattro milioni di cittadini, che si sono messi in fila per partecipare all’elezione del candidato per il centrosinistra alla presidenza del Consigl…

POLITICA AVELLINO – “Le primarie del centrosinistra hanno costituito un evento di notevole portata per il nostro paese per l’impatto che hanno avuto e principalmente per le aspettative politiche che hanno prodotto”. E’ quanto afferma Nicola Santoro dell’Assemblea provinciale di SeL.
“Quasi quattro milioni di cittadini, che si sono messi in fila per partecipare all’elezione del candidato per il centrosinistra alla presidenza del Consiglio, hanno dimostrato, senza alcuna ombra di dubbio, che nel paese c’è una grande volontà di partecipare, c’è “fame” di politica, di “buona” politica come la chiama Nichi Vendola.
E’ stata dunque, nonostante le sirene del populismo e dell’antipolitica, a dispetto di chi soffia strumentalmente sul fuoco del qualunquismo, la festa della politica: il popolo del Centrosinistra ha risposto con convinzione alla chiamata della politica ed ha rilanciato con forza la domanda di rinnovamento.
Ora, per non perdere questo popolo, è urgente dare una risposta convincente a questa domanda. Sel ha da sempre creduto e continua a credere nelle primarie, quale strumento di ampia e diretta democrazia, e quanto è avvenuto indica che questa è la strada anche per le elezioni amministrative. Sul piano politico, indubbiamente il peso di Sel nella coalizione è risultato decisivo, ha consentito a Bersani infatti di conquistare una vittoria netta che gli assegna una piena legittimazione politica. E di questo, comunque, se ne dovrà tenere conto; è quello che Nichi Vendola ha chiamato “profumo di sinistra”. Eppure, – prosegue Santoro – dopo questa bella pagina di buona politica, guardando alla nostra provincia si scopre che in Sel c’è chi, in stridente contraddizione, ritiene (ancora!) che l’ambito politico di Sel sia il Centrosinistra alternativo!!.
Credo che su questo tema, vadano fatte alcune puntualizzazioni. Innanzitutto va ribadito ciò che le primarie di coalizione hanno definito in modo inequivoco, hanno perimetrato il campo politico nel quale Sel giocherà la sua partita: il centrosinistra, che vede nel PD l’interlocutore principale, quale primo partito della coalizione. Non si può invece, in sostanza, escluderlo senza prima un confronto programmatico, anche con i partiti che hanno condiviso con noi l’esperienza delle primarie.
Di più, aspetto più grave. Questa atipica linea politica che già si sta seguendo, a testa bassa, da alcuni mesi (!!), in quale organismo è stata discussa? chi l’ha decisa? Ora si pone la questione, e non se ne può fare a meno, a posteriori (!), a strada tracciata e cammino percorso. Ritorna così la madre di tutte le questioni: la democrazia interna, l’agibilità politica. E’ sufficiente avere la maggioranza negli organismi per gestire, in modo autarchico, il partito? E’ questa l’idea di democrazia che hanno i compagni di SD? Ed infine, è possibile che si riproponga il Csa come orizzonte politico quando questa esperienza sia al Comune che alla Provincia è risultata impalpabile?
E quindi, c’è da chiedersi: quali le ragioni per ripercorrere questa strada? quale l’obiettivo che si intende raggiungere?
Allora la proposta del sen. De Luca, sulla scorta di quanto seguito sul piano nazionale, di una carta d’intenti per aprire una discussione che costruisca, in vista delle elezioni, il centrosinistra in Irpinia, mi sembra un interessante inizio. Speriamo che abbia la stessa considerazione anche da parte di altri”, conclude Santoro.

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