Rotondi pronostica la tregua tra Fini e Berlusconi
“Sono sicuro che Fini e i suoi sottoscriveranno gli impegni. Sull’epilogo non ho dubbi”. Gianfranco Rotondi, ministro per l’Attuazione del programma, si dice convinto che “Futuro e Libertà” non farà mancare il proprio sostegno al programma di legislatura in quattro punti (fisco, giustizia, federalismo e Sud), che il premier Silvio Berlusconi presenterà a settembre.«Non sono un aut aut a Fini – spiega il ministro – ma la linea di sempre del centrodestra. Se cancellassimo questi quattro punti, cancellerremmo vent’anni di berlusconismo. Non è un cambiamento – insiste – perché fa parte del nostro programma, già avviato. Ora però siamo al rush finale: 3 anni – rimarca l’esponente di governo – bastano appena per realizzare i 4 punti”. Per Rotondi “è però giusto mettere i parlamentari davanti alle loro responsabilità: c’è da rispettare un programma per il quale si è stati eletti. Certo, si può cambiare idea, perché non c’è un randello sulla testa di deputati e senatori. E in quel caso, senza traumi, si torna al voto”.Quanto ai rapporti tra Silvio Berlusconi e il presidente della Camera, Rotondi cita un aneddoto: “Una volta chiesi a Donat-Cattin: ‘Cosa vi dite quando voi leader della Dc vi incontrate?’ e la risposta – spiega – fu esaustiva: ‘Fuori dalle sedi di partito, non ci incontriamo mai…”. E a chi gli chiede cosa c’è ancora da attendersi da questa ‘estate politica’, il ministro per l’Attuazione del programma replica sorridendo: “Il contributo più alto che i parlamentari possano dare ad agosto è dire dove stanno in vacanza e staccare il telefonino. Un contributo – conclude – alla stabilità della legislatura e alla salute dei cittadini”.





