Riordino province, anche da Sel appello alla mobilitazione

“Il provvedimento sul riordino delle province varato dal governo Monti è l’ennesimo esempio di riforma all’italiana: si lasciano morire i comuni, non si corregge la deriva degli sprechi nelle regioni, nel mentre si ridisegna, senza alcuna sensibilità storica, geografica e istituzionale, un’ Italia -“Frankenstein”. Meglio sarebbe stato abolire in toto le province, rivitalizzare i comuni e riformare le regioni!”. Lo dice Giancarlo Giordanoi, segretario provinciale di SeL. “In questo “papocchio” la città di Avellino, e con essa l’Irpinia, paga il prezzo piu’ alto. Per entrambe si apre il baratro di una pesante marginalità. A questo esito si giunge per l’insipienza e l’incapacita’ della classe dirigente eletta. Il sindaco Galasso è scappato per inseguire il miraggio di un posto in parlamento lasciando la città priva di voce e di rappresentanza. Il presidente- senatore Sibilia, raggirato dalla sua stessa parte politica (Viespoli-Mastella), è stato incapace di difendere a Roma gli interessi della nostra provincia, ragione per la quale risulta inutile e tardiva la sua personale dissociazione al momento del voto parlamentare. Ancor piu’ responsabili sono gli altri eletti irpini in parlamento ( E.DeLuca,Milanese,Pugliese,Rotondi,Iannaccone,Cosenza, F.De Luca, etc……….) che hanno votato “distrattamente” questo sconcio. Dovrebbe far silenzio anche la nostra deputazione regionale, vice -presidente in primis, incapace a Napoli di assumere una qualsiasi iniziativa a difesa di questa terra. Completa questo quadro davvero deprimente la posizione istrionica dell’UdC di De Mita, costantemente impegnata a conciliare capra e cavoli per meri calcoli elettorali. Queste responsabilità sono troppo evidenti per essere sottaciute. Occorre adesso la piu’ vasta mobilitazione dei cittadini irpini, delle forze sociali ed anche di tutte le forze politiche che senza infingimenti e ambiguità debbono tentare di contrastare in ogni sede il consumarsi definitivo di questo scempio”.

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