Regionali, Montanile (MeL): con Benigni un’altra politica

Regionali, Montanile (MeL): con Benigni un’altra politica
“Per fare nascere il consenso bisogna avere il coraggio delle scelte, che possono essere anche dolorose, perché se la scelta da una parte è rinuncia, dall’altra è un rimettersi continuamente in gioco, in una sfida che originariamente è con sé stessi e poi, forte del valore dei propri ideali , anche …

Regionali, Montanile (MeL): con Benigni un’altra politica

“Per fare nascere il consenso bisogna avere il coraggio delle scelte, che possono essere anche dolorose, perché se la scelta da una parte è rinuncia, dall’altra è un rimettersi continuamente in gioco, in una sfida che originariamente è con sé stessi e poi, forte del valore dei propri ideali , anche con gli altri”. E’ quanto afferma Carmine Montanile, dirigente di Merito e Liberta. “Il consenso si costruisce attorno al valore delle idee, – continua Montanile – significa che chi ha consenso ha capacità di unire forze, intelligenze, attitudini e competenze. Con la candidatura dell’avvocato Generoso Benigni, un uomo giusto ed onesto, nella lista del Presidente Caldoro, abbiamo avuto la prova che un’altra politica è possibile perché il suo impegno apre un percorso di civile dialettica, di confronto di opinioni, di nuovi propositi, per un progetto politico teso alla sempre maggiore crescita culturale e sociale di tutto il centro-destra. E’ un impegno, quello dell’amico Generoso Benigni, che ci fa anche riflettere sul ruolo e sul significato della nostra associazione, Merito è Libertà, all’interno della coalizione, in un clima di serenità, ma anche di partecipazione seria e propositiva, ricca di fermento culturale. La nostra associazione, tramite la passione del suo Presidente, vuole principalmente aprire un canale privilegiato di conoscenza e di confronto con i cittadini, vuole creare un nuovo vincolo con le persone, vuole cioè sollecitare tutti a partecipare al progetto della realizzazione di una nuova politica, che è la politica delle competenze, del merito e delle capacità. Solo in questo modo il cittadino, cioè l’uomo, ha la possibilità di diventare attore protagonista e non passivo spettatore della propria storia e del proprio futuro. La scelta di privilegiare il merito e la competenza, significa avere idee ben precise sulla risoluzione dei grandi problemi legati al mercato del lavoro (forte è oggi la richiesta di produttività, di stabilità economica, di difesa del posto di lavoro), alla giustizia, alla ricerca, alla sanità, all’ambiente e, più in generale, a tutte quelle tematiche che, positivamente risolte, rendono migliore la qualità della vita, perché siamo certi che laddove manca il merito, scompare prima la libertà e poi finisce anche la democrazia”.

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