Psi, Sarno contesta il commissariamento della sezione cittadina

“Leggiamo su un giornale on-line che la sezione cittadina del Partito Socialista Italiano sarebbe stata commissariata per ridare slancio al partito nella città capoluogo. Le sezione cittadina del PSI “Diego Carbone” ed i suoi iscritti non possono non rimanere esterrefatti da un simile comportamento, che se corrispondente al vero supererebbe i limiti di ogni decenza politica e rappresenterebbe un esempio di scuola di prepotenza ed arbitrio. In primo luogo è la prima volta che si assiste ad un commissariamento a mezzo stampa. Infatti al segretario della sezione non è stato comunicato alcun provvedimento. Inoltre secondo quanto recita l’art. 17 dello statuto del partito al comma 4, i poteri di commissariamento spettano alle segreterie regionali e non alle segreterie provinciali e tale provvedimento può essere adottato solo previa comunicazione alla segreteria nazionale. Il commissariamento può avvenire solo nel caso di “ripetute violazioni statutarie o di rilevanti e ripetute omissioni, in caso di necessità o di grave danno al Partito” Ci piacerebbe sapere quali sono state tali violazioni statutarie, quali omissioni, quali necessità o grave danno, né ci risulta che la segreteria regionale abbia mai adottato un provvedimento tanto grave, inaudita altera parte. Ma vi è di più: la colpa della sezione “Carbone” sarebbe stato il mancato appoggio ad un presunto candidato del PSI. Allo stato non risulta esservi stato alcun candidato alle recenti elezioni amministrative iscritto al PSI e non si capisce dove i fantomatici candidati socialisti si siano candidati, dal momento che la sezione si era fatta promotrice di una lista con il simbolo del partito che non si è potuta presentare per mancanza di candidati. Se poi ci si riferisce al figlio di un compagno socialista ribadiamo che il mancato appoggio, peraltro mai richiesto, è stata una scelta politica condivisa della sezione che non intendeva appoggiare le liste del PD né tantomeno le liste di seconda fila del PD per la mancanza di un programma politicamente condivisibile con il detto Partito Democratico. D’altronde il respiro corto della giunta PD, già mostra i primi risultati se si guarda con distacco l’ignobile accordo con la destra che il partito di via Tagliamento ha fatto in merito alla vicenda dell’Alto Calore. Quanto ai pochi voti che sarebbero mancati per l’elezione del delfino pseudo-socialista basta andare a guardare i risultati per capire quanto sia ridicola l’affermazione. La verità è che di fronte ad episodi di sconcio servilismo di alcuni compagni nei confronti del PD la sezione “Diego Carbone” ha sempre risposto con dignità preservando la propria autonomia e libertà. Nel rimanere in attesa di conferme o smentite ufficiali La sezione “Diego Carbone” di Avellino continuerà a lavorare sul territorio per non far mancare al partito quell’apporto di critica costruttiva che ha sempre contraddistinto l’attività dei compagni della sezione cittadina. Più che un commissariamento avremmo preferito leggere la notizia di un congresso aperto a tutti i compagni per misurare l’effettiva consistenza politica dei compagni presenti sul territorio cittadino”. Lo afferma in una nota Angelo Reppucci, segretario della sezione PSI “Diego Carbone” di Avellino.

SPOT