Politiche, Rossano: “Bisogna fermare il declino in Irpinia”

ELEZIONI POLITICHE – “E’ ormai evidente lo stato di crisi del PdL campano ed irpino – nave senza nocchiero in gran tempesta – ormai rassegnato alla sconfitta e a portare a casa solo qualche deputato o senatore, peraltro individuato in maniera verticistica. La mancata candidatura di Cosentino, di Milanese e di quei deputati uscenti che avevano cercato di trovare un posto utile nelle liste del PdL scatenerà una lotta senza esclusione di colpi, lotta peraltro già iniziata con la “scomparsa d…

ELEZIONI POLITICHE – “E’ ormai evidente lo stato di crisi del PdL campano ed irpino – nave senza nocchiero in gran tempesta – ormai rassegnato alla sconfitta e a portare a casa solo qualche deputato o senatore, peraltro individuato in maniera verticistica. La mancata candidatura di Cosentino, di Milanese e di quei deputati uscenti che avevano cercato di trovare un posto utile nelle liste del PdL scatenerà una lotta senza esclusione di colpi, lotta peraltro già iniziata con la “scomparsa delle liste elettorali”, ricomparse all’ultimo minuto con evidenti modifiche rispetto a quanto precedentemente deciso”. E’ quanto afferma Claudio Rossano, candidato al Senato nel collegio Campania 2 con la lista “Fare per Fermare il Declino”.
“A Salerno è già scoppiata la rivolta che vede protagonisti alcuni dirigenti del PdL. In Irpinia la rivolta cova sotto le ceneri di quello che una volta fu un partito parzialmente organizzato, oggi ridotto ad un mero luogo dove si stipulano ancora accordi politici disastrosi con l’UDC di De Mita, partito oggi schierato contro Berlusconi. Hanno riflettuto gli elettori irpini sul fatto che in Regione Campania e presso l’Amministrazione Provinciale di Avellino regge ancora l’accordo tra il PDL e l’UDC di Casini e nessuno ha il coraggio di mettere alla porta gli assessori centristi? Davvero c’è oggi la necessità di fondare in Irpinia un nuovo movimento che “fermi il declino” in cui la nostra terra è caduta; molti avevano sperato per anni nel partito liberale di massa, aperto alle istanze riformiste. Purtroppo il PdL non ha saputo o voluto portare innanzi tale progetto, rinunciando alla costituzione di una classe dirigente motivata e coesa. La meritocrazia – prosegue Rossano – è stata accantonata e non vi è stato alcun serio interesse per le tante problematiche presenti in provincia o nel capoluogo. Chi ricopriva o ricopre incarichi apicali nel PdL quasi mai ha detto qualcosa sullo stato vergognoso in cui versa la città per le tante opere pubbliche incompiute: Mercatone, Tunnel, Metropolitana Leggera, Bonatti, Autostazione, Cinema Eliseo. Silenzio anche sullo strumento urbanistico approvato in città, che ha determinato un incontrollato svilluppo – tutto cementizio – della città. Per molti anni ho cercato di aprire un dibattito su tali tematiche anche con il fattivo apporto degli amici di “Merito è Libertà”, movimento guardato sempre con ostilità da chi non ha mai creduto nella meritocrazia. Oggi ritrovo nel partito del prof. Giannino le idee per le quali mi sono in questi anni battuto. Con rinnovato impegno insieme ad altri amici mi lancio in questa difficile campagna elettorale, che è solo un punto di partenza per poter realizzare il nostro progetto politico ed una società aperta al talento, alle opportunità, al merito. Di queste cose discuteremo sabato prossimo col prof. Giannino, che ha scelto Avellino per poter aprire la campagna elettorale in Campania”, conclude Rossano.

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