Pd verso il congresso: la nota del Circolo Foa di Avellino

POLITICA AVELLINO – “La comunicazione della Segretaria provinciale alla Direzione del PD di Sabato 15 settembre della nomina di Enzo Venezia, quale suo delegato a traghettare i circoli cittadini verso il congresso, rende opportuno riepilogare le esatte dinamiche dell’intera vicenda”. Così in un anota il Circolo Pd Vittorio Foa di Avellino.
“I cinque circoli cittadini da più di un anno hanno chiesto la convocazione del congresso per veder colmato il vuoto di struttura di coordinamento del partito in città, ma soprattutto per definire il pensiero del partito rispetto alle questioni che attraversano Avellino. Nel luglio del 2011 i cinque segretari dei circoli, attraverso un delicato lavoro di sintesi e confronto, sono approdati alla elaborazione di un documento unitario e una proposta di regolamento per la celebrazione del congresso.
Nel documento, sottoscritto da tutti i circoli, vi era un filo conduttore che è quello di concepire l’assise congressuale come un’occasione di confronto serio sulla città, definendo la celebrazione di un unico congresso di tutti gli iscritti ai cinque circoli cittadini.
Il messaggio che i circoli, nel rispetto della loro autonomia statutaria, hanno voluto lanciare è quello di superare le diatribe e concepire il congresso non come l’ennesima conta di tessere per l’occupazione di uno spazio, né come semplice e acritico strumento di propaganda dell’azione amministrativa, ma come occasione di elaborazione di un pensiero vero sul futuro politico e amministrativo della città. A distanza di un anno, nel mese di luglio del 2012, i circoli cittadini sono stati nuovamente convocati dalla Segretaria Provinciale per la definizione del percorso da seguire in vista della celebrazione del congresso.
In quella sede il Circolo Foa – prosegue la nota – è stato l’unico a chiedere che la data del 27 luglio 2012, originariamente proposta, fosse rispettata e ha espresso un sostanziale nulla osta alla proposta del nome di Venezia quale incaricato di coordinare il lavoro dei circoli da un punto di vista organizzativo.
Alcuni pezzi autorevoli dell’area franceschiniana hanno ostacolato questo processo per ragioni a noi ignote; non solo, ma hanno attaccato con violenza la proposta di incarico ad Enzo Venezia, suscitando, in quest’ultimo, una risentita reazione che lo portò a dire che non era interessato a ricoprire quel ruolo. Tutto ciò ha determinato, nostro malgrado, lo slittamento della data del congresso ed il venir meno delle condizioni per la nomina di Venezia a tale funzione organizzativa. A distanza di due mesi la Segretaria provinciale ha assunto, senza condividerla con nessun organismo, la decisione di nominare Enzo Venezia quale suo incaricato organizzativo al fine dello svolgimento del congresso cittadino.
Noi riteniamo che i cinque segretari di cirolo, per il lavoro già svolto e mandato all’aria da altri livelli del partito e per quello che fanno quotidianamente nella città, hanno tutta la legittimità a organizzarsi senza alcun tutore. Tuttavia, se questo è il compito che è stato affidato a Venezia, cioè quello di convocare e organizzare le riunioni, lo svolga senza ledere l’autonomia dei circoli. Qualsiasi giudizio che egli esprima sulle vicende politiche e amministrative avellinesi è il giudizio di un iscritto, di un iscritto autorevole, ma di un iscritto. Gli unici deputati, a norma di statuto ed in assenza della segreteria cittadina, a poter definire la linea politica del partito in città sono gli organismi democraticamente eletti dei cinque circoli cittadini”.

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