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L’INTERVENTO – L’Irpinia si trova oggi di fronte ad una scelta improcrastinabile: vivere e guardare al futuro con speranza, o perire sotto i colpi di un passato che da noi pare sempre avere un’attualità. Questa campagna elettorale parte male. Vediamo i partiti, tutti, non perdere il vizio di parlare a loro stessi ed alla loro potenziale coalizione, nella tentazione di trascurare ancora una volta i contenuti da mettere in campo e quindi i reali bisogni dei cittadini, proprio mentre da più… |
L’INTERVENTO – L’Irpinia si trova oggi di fronte ad una scelta improcrastinabile: vivere e guardare al futuro con speranza, o perire sotto i colpi di un passato che da noi pare sempre avere un’attualità. Questa campagna elettorale parte male. Vediamo i partiti, tutti, non perdere il vizio di parlare a loro stessi ed alla loro potenziale coalizione, nella tentazione di trascurare ancora una volta i contenuti da mettere in campo e quindi i reali bisogni dei cittadini, proprio mentre da più parti d’Irpinia, forte si leva il grido di dolore e di rabbia per come questo atteggiamento attendista dei nostri rappresentanti, stia consentendo la distruzione dei nostri principali, concreti attrattori di economia potenziale: i fiumi, le produzioni di qualità, la ferrovia, il paesaggio, i paesi. Non si può, ogni giorno, leggere la politica che annuncia il rilancio dell’economia locale, lo sviluppo della Green Economy, e vedere, ogni secondo, politici che consentono la distruzione dei fattori che dovrebbero crearle. Non c’è più tempo per le indecisioni: o l’Irpinia decide di puntare su se stessa, ripartendo dalla sua principale risorsa: il territorio e da politiche di sostenibilità, organiche e di ampio respiro o continua, supinamente e definitivamente, ad accettare l’idea che lo sviluppo possa attivarsi soltanto attraverso un depauperamento delle sue potenzialità. Con la logica dei “buchi” unica ancora di salvezza per i nostri sindaci, le nostre imprese: buchi per le discariche, buchi per le cave, buchi per le trivelle, buchi per l’eolico, …buchi nei bilanci. Non è più credibile dividersi sulla distruzione delle nostre prospettive più vere, al prezzo di un tozzo di pane versato da un’azienda dello Stato o del settore privato ai nostri Sindaci, ai nostri cittadini. Nell’illusione che il nulla sia meglio del niente. Irpinia Cambia, comitato di elettori del PD, proveniente dalle più diverse esperienze di impegno laico, politico ed associativo, nato per sostenere alle Primarie Matteo Renzi e poi Luigi Famiglietti e Roberta Santaniello, e che coerentemente, oggi sostiene il PD in queste “Politiche”, è convinta che la partita per far diventare l’Irpinia territorio d’Europa si possa vincere, con idee e contenuti reali, in una più concreta politica di sviluppo sostenibile, ma soprattutto senza demagogie, attendismi, equilibrismi e rincorse ai finanziamenti. Non è più possibile commettere errori, ADESSO è il momento delle scelte responsabili. E del dialogo. Per tale ragione Irpinia Cambia sollecita nel PD, unico soggetto politico a





