Non c’è pace nel Pd: ora è scontro sull’area Modem

E’ curioso notare come in MODEM, la componente veltroniana nata per superare le divisioni interne al PD e da pochi giorni presente anche in Irpinia, si stia già “discutendo” su chi sia legittimato a rappresentarla. Avevamo appreso dagli organi di informazione che un autorevole dirigente dell’area veltroniana, l’ex ministro Nicolais, aveva dato indicazioni piuttosto esplicite. A questo punto o vi è stato un colossale equivoco (e i giornalisti irpini dovrebbero scusarsi) o vi è un po’ di confusione, elemento di cui di cui non sentivamo proprio la necessità in quanto il confronto interno al PD non ne è privo già di suo. Lo scrivono in una nota Bruno Gambardella (componente direzione provinciale PD) e Pasquale Ferraro (consigliere comunale di Mercogliano). “Avevamo lasciato – aggiungono – alcuni protagonisti impegnati in una battaglia politica perché, in Irpinia, fosse rilasciata una tessera PD ad un noto comico, di Genova; li abbiamo ritrovati nella “fabbrica di Niki” (dove non crediamo si evochino lo “spirito del Lingotto” e il fantasma della vocazione maggioritaria del PD targati Veltroni); ora prendiamo atto che il loro cuore batte un po’ per l’ex segretario nazionale (quello che, con lungimiranza, ha candidato i vari Calearo, Cesareo, Binetti, Lusetti, Carra e via “emigrando”…) e un altro po’ per il sindaco rottamatore, il fiorentino Renzi. Stando così le cose, il contributo “unitario” di questi compagni e amici si preannuncia esaltante… Il Partito Democratico avellinese ha bisogno di un dibattito interno serio e approfondito e la direzione provinciale, assieme alle assemblee dei circoli, è la sede statutariamente indicata. Proprio perché rifiutiamo le logiche oligarchiche e non intendiamo concedere una delega in bianco ai “soliti noti”, riteniamo che il PD irpino debba riprendere a fare politica fuori dalle stanze di via Tagliamento, prima coinvolgendo i suoi iscritti e poi incontrando i cittadini sul piano della proposta programmatica e della concretezza. Pur riconoscendoci in un’area politica (quella laica, riformista e sensibile ai temi dei diritti civili che ha espresso le candidature a segretario nazionale di Ignazio Marino e a segretario regionale di Franco Vittoria), riteniamo che le sensibilità interne debbano essere solo uno stimolo ad un dibattito politico-culturale che troppo spesso è stato soffocato da estenuanti conflitti che hanno paralizzato il PD. Se sarà possibile costruire un percorso finalmente unitario saremo più che soddisfatti, anche perché siamo consapevoli che il possibile, ravvicinato confronto elettorale con le destre sarà durissimo. Saremo molto lieti anche di apprendere (finalmente) quali sono gli interlocutori di un’area che ha l’ambizione di riportare nei giusti binari il dibattito nel PD nazionale. Superato qualche problema di comunicazione e di organizzazione interna, ci auguriamo davvero che i compagni e amici di MODEM possano partecipare con spirito costruttivo ad una nuova stagione, tutta da costruire, del PD irpino”.

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