Linea Avellino-Rocchetta: interrogazione di Sibilia

Linea Avellino-Rocchetta: interrogazione di Sibilia

Il senatore Cosimo Sibilia, presidente della Provincia di Avellino, e il collega senatore, Luigi Compagna, hanno presentato un’interrogazione urgente al Ministro per i Trasporti e le Infrastrutture, Altero Matteoli e al Ministro per l’Economia e le Finanze, Giulio Tremonti, sul futuro della linea ferroviaria Avellino-Rocchetta Sant’Antonio. Di seguito il testo dell’interrogazione:
“Premesso che
nel territorio della provincia di Avellino è presente una ferrovia storica inaugurata ben 115 anni fa, la Avellino-Rocchetta S.Antonio, che consente i collegamenti dei territori posti lungo la valle dell’Ofanto tra cui si annoverano tra l’altro i Comuni di Lioni, S.Angelo dei Lombardi e Calitri, con una lunghezza di km 119;
da notizie riportate sulla stampa, sarebbe intenzione di FS (RFI e Trenitalia) arrivare alla chiusura definitiva della linea ferroviaria a partire dal prossimo orario ferroviario del 12 dicembre 2010, privando un territorio già carente di servizi ferroviari anche di questa opportunità; già attualmente il servizio ferroviario è fortemente ridimensionato, con poche coppie di treni al giorno, e questo alimenta uno scarso utilizzo della linea da parte degli utenti, e nonostante venga utilizzata in particolare dagli studenti e per i quali comunque andrebbe predisposto un servizio sostitutivo di trasporto pubblico, con notevoli problematiche relative alla sicurezza, considerando i territori attraversati che nel periodo invernale sono interessati sovente da precipitazioni nevose e quindi interruzioni stradali.
Considerato inoltre che
la linea storica è inserita nelle aree interne della regione Campania, dove sono in corso diversi progetti di valorizzazione del territorio, delle produzioni enogastronomiche tipiche, del rilancio e risanamento dei centri storici, di tutela e valorizzazione delle aree naturali, delle aree a parco, stanche anche la bellezza del paesaggio e del patrimonio storico ed artistico; la ferrovia storica Avellino-Rocchetta S.Antonio, costituisce un segno importante del territorio, che ricuce e mettere in relazione percorsi produttivi e turistici, in particolare per quanto riguarda la produzione dei famosissimi vini conosciuti sia a livello nazionale che sul piano internazionale della valle del Taurasi;
già nell’ultimo anno 2009/2010 sulla base delle iniziative proposte dall’Associazione culturale “InLoco_Motivi e dell’Ente Provinciale Turismo, sostenute dalla Regione Campania nell’ambito del contratto di servizio con Trenitalia, sono state effettuate numerose corse turistiche nei giorni di sabato e domenica, quando normalmente la ferrovia era chiusa. questa offerta di treni turistici alla scoperta del territorio, del buon cibo e del buon vino, della natura e del paesaggio, delle città e della cultura locale, hanno avuto uno straordinario successo di pubblico e di partecipazione dei cittadini, a dimostrazione che esiste una domanda di mobilità basata sulla ferrovia storica
Questo dimostra che oltre al servizio di trasporto ferroviario legato a motivi di studio e di lavoro, esiste una potenzialità reale e turistica di valorizzazione della linea, che insieme potrebbero alimentare un percorso virtuoso per rendere meno onerosa per le risorse finanziarie pubbliche la gestione della rete ed il servizio ferroviario
Considerato infine che
sia in Italia che in Europa esistono mirabili esperienze di ferrovie turistiche, che hanno attirato migliaia di turisti e che costituiscono un elemento di sostegno delle aree interne, che hanno predisposto un’offerta mirata per questo tipo di turismo sostenibile ed in decisa crescita anche in Italia che la chiusura definitiva di una linea ferroviaria storica costituirebbe comunque di per se una perdita per il patrimonio ferroviario del nostro paese, che poi è molto complesso e d oneroso recuperare successivamente
Si chiede ai Ministri competenti
se corrisponde al vero che è intenzione di FS (RFI-Trenitalia) chiudere definitivamente la linea ferroviaria Avellino-Rocchetta S. Antonio a partire dal prossimo 12 dicembre 2010
se non si ritenga opportuno potenziare i servizi di trasporto ferroviario sulla rete ferroviaria in questione, per alimentare un sistema virtuoso di incremento dell’utenza e quindi di contenimento dei costi di esercizio
se non sia opportuno chiedere a Trenitalia di predisporre un progetto di valorizzazione della linea con adeguati servizi ferroviari di interesse turistico, d’intesa con il territorio, per promuovere l’uso della linea storica e valorizzare le emergenze territoriali e paesaggistiche dell’area dei territori interessati”.

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