Lacedonia, Di Ninno a sostegno degli agricoltori

Lacedonia, Di Ninno a sostegno degli agricoltori
Antonio Di Ninno, esponente di Rifondazione Comunista, ha inviato una nota all’amministrazione Comunale di Lacedonia con la q1uale ha chiesto di sostenere le lotte che gli Agricoltori Italiani stanno facendo per la salvaguardia del lavoro e l’occupazione nel settore agricolo, già fortemente penaliz…

Lacedonia, Di Ninno a sostegno degli agricoltori

Antonio Di Ninno, esponente di Rifondazione Comunista, ha inviato una nota all’amministrazione Comunale di Lacedonia con la q1uale ha chiesto di sostenere le lotte che gli Agricoltori Italiani stanno facendo per la salvaguardia del lavoro e l’occupazione nel settore agricolo, già fortemente penalizzato dalle politiche agricole della CEE. Le manifestazioni di questi giorni sono finalizzate ad intervenire (sia in Italia che alla sede della Comunità Europea) sul Consiglio dei Ministri Europei, non faccia i tagli alle politiche agricole Comunitarie per circa il 20% del bilancio di previsione 2009/2010. Pertanto il l’amministrazione Comunale di Lacedonia fa voti: alla Provincia di Avellino alla Regione Campania, al Ministro delle Politiche agricole e al Governo Italiano e alla CEE affinché tenga conto delle giuste richieste del settore agricolo Italiano e Mediterraneo, così sommariamente indicate. Latte: aumento della quota latte per gli allevatori e produttori Italiani, attualmente di 9,9 milioni di tonnellate annue. Incentivazioni per il rinnovo e gli adeguamenti strutturali del settore alle direttive comunitarie. Olio di Oliva: nessuna diminuzione sui premi in quanto il settore è stato già oggetto di riforma nel 1998, apportando numerosi tagli alle qualità Italiane. Si richiedono maggiori incentivi” non ulteriori tagli” per coloro che vogliono produrre olio di olive di alta qualità. Aiuti per i nuovi impianti per le coltivazioni di uliveti DOC e sostegno per gli Uliveti ultra secolari per il loro pregio e la loro qualità di produzione. Produzioni Mediterranee: esse devono avere stesso livello di protezione di quelle Continentali. Maggiori sostegni finanziari per coloro che adottano le varie misure Agronome – Ambientali, così come previste dalla direttiva CEE 2078/92. Carne Bovina: riequilibrio degli interventi Europei a favore degli allevatori Italiani, visto che il settore produce il 16% dell’intera produzione Europea e riceve solo il 6% dei finanziamenti, richiesta di riconoscimento del marchio di qualità della carne Italiana. Maggiori controlli per le carni d’importazione in particolare di quella Extra Comunitaria (vedi caso della mucca pazza e Peste suina). Maggiori incentivi per gli adeguamenti strutturali e per i pascoli montani. Molte stalle degli allevatori Italiani stanno rischiando la chiusura perché non adeguate alla direttiva CEE. Grano e foraggio: superare la logica degli incentivi sulla quantità di terreno coltivato per passare alla integrazione al reddito. Favorire la nascita di nuove imprese e l’occupazione in agricoltura, essenziali anche ai fini dell’introduzione delle nuove tecnologie. Lotta al lavoro Nero ed il Caporalato

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