La Rete contro Fn: sulla candelora attacco omofobo

La Rete contro Fn: sulla candelora attacco omofobo
E sul caso sollevato da Forza Nuova non tardano ad arrivare le reazioni con la rete per la candelora a Montevergine che chiede l’intervento delle forze dell’ordine. Questo il testo diramato nel pomeriggio: “Con grande rammarico apprendiamo che Forza Nuova Avellino si adopererà in un volantinaggio co…

La Rete contro Fn: sulla candelora attacco omofobo

E sul caso sollevato da Forza Nuova non tardano ad arrivare le reazioni con la rete per la candelora a Montevergine che chiede l’intervento delle forze dell’ordine. Questo il testo diramato nel pomeriggio: “Con grande rammarico apprendiamo che Forza Nuova Avellino si adopererà in un volantinaggio contro la manifestazione della Candelora di Montevergine. Il rappresentante di Forza Nuova, il signor Accomando, scrive del suo dissenso per una “manifestazione volgare” che oltraggia la Chiesa, e quindi si dice pronto a difendere i valori della tradizione. Il nostro rammarico è proprio per la grande confusione che alberga in Forza Nuova che, forse, come “nuova forza” politica, ha la memoria tanto corta da dimenticare anche che rappresenta e ripropone una vecchia ideologia anticostituzionale. E’ infatti noto a tutti che la Candelora è una ricorrenza millenaria, la festa della luce che chiama i fedeli a vedere la Madonna, finalmente pura dopo 40 giorni dal parto, e Gesù esposti al tempio. Le candele sono appunto luce di purificazione. Nel giorno della Candelora, per tradizione ultracentenaria, si sale da Mamma Schiavona a Montevergine e salgono, assieme agli altri devoti, anche i “femminielli” che per la Madonna di Montevergine hanno particolare devozione. La motivazione di questa grande e profonda fede affonda le radici in una storia ben più antica di noi, vecchi e nuovi. Dove oggi sorge il Santuario, sorgeva un tempo il tempio dedicato alla dea Cibele, i cui sacerdoti erano evirati, avevano lunghi capelli e occhi truccati e ballavano come dervisci rotanti. Del ballo e del canto devozionale tutti conosciamo la valenza, tant´è che da sempre come per le alte Madonne campane si canta “a distesa” come preghiera e si balla, nel piazzale antistante il santuario, la tammurriata. Ma questo non accade solo nel giorno della Candelora, ma anche il 12 settembre nel giorno di Santa Maria, quando la Juta a Montevergine impegna i fedeli in una lunga notte di cammino danze e canti. Ci chiediamo, quindi, quale di queste tradizioni voglio difendere i prodi di Forza Nuova con la loro contestazione alla “volgare manifestazione” della Candelora. “Rifiutiamo gli insulti e le minacce di chicchessia e soprattutto di chi, in nome e per conto di una “Chiesa” o di un “Popolo” chiama alla “guerra santa” per riproporre l’annientamento o la cacciata degli stessi che si mandava al confino o nei campi di sterminio nazifascisti”. Così Carlo Cremona presidente dell´associazione i-ken che assieme alle associazioni Rossofisso, Zia Lidia Social Club, Rouge RibbellArci e Trans Genere costituiscono la Rete per la Candelora di Montevergine. “Oggi, 27 Gennaio, giorno in cui si ricordano le deportazioni degli omosessuali, degli ebrei e dei Rom nei campi di concertamento- prosegue Carlo Cremona – facciamo un appello a tutti i Democratici ed ai Repubblicani ed agli Antifascisti, ed a tutte le autorità competenti presenti sul territorio, ad essere in Irpinia accanto alle associazioni per i diritti civili alle associazioni di trans ed a quelle delle persone omosessuali per rispondere alle provocazioni con una reale e solidale opposizione democratica al neofascismo. Costoro che minacciano non colgono i precetti di uguaglianza e di fratellanza e di pace che vengono dalle Chiese, ma invitano alla violenza ed alla contrapposizione, perché cercano di inimicare i gay, le lesbiche e le/i trans ( detti femminielli) perché incapaci di rapportarsi al diverso da sé e quindi sordi al messaggio di pace ed accoglienza che viene proprio dalla Chiesa Cattolica. La Candelora è di tutti e tutte i cittadini ed è di tutti i credenti che fedeli a Mamma Schiavona affrontano il gelo della montagna per accendere una candela, che arde una luce di speranza e di devozione per ricambiare l´amore che Ella ha per tutti i suoi fedeli senza distinzione di genere o razza. Chiediamo, quindi, a tutte le Istituzioni locali, alla Prefettura ed alla Pubblica sicurezza di vigilare affinché la nostra libertà e le nostre vite siano al sicuro in quei giorni, come tutti i giorni”.

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