Impianti sportivi, affondo Coni contro enti locali

Impianti sportivi, affondo Coni contro enti locali

“Gli impianti sportivi pubblici rappresentano un importante punto di riferimento per le società sportive del nostro territorio che promuovono e praticano attività motorie e sportive di ogni livello. Le società sportive che utilizzano gli impianti, però, sono costrette, ogni anno, a presentare la domanda di assegnazione della struttura e a sperare che gli venga concessa. Molto spesso, però, vagano alla ricerca di un impianto idoneo alle loro attività”. E’ quanto si legge in una nota diramata dal comitato provinciale di Avellino del Coni. “Questa incertezza e questo patetico peregrinare – si legge ancora – incentivano il precariato delle società sportive, impediscono una efficiente programmazione delle attività penalizzando gli utenti e risultati sportivi. Viene disincentivata, inoltre, la fidelizzazione della società e degli utenti verso l’impianto e l’interesse ad apportare migliorie ed a conservare la struttura in buono stato. Va considerato anche il fatto che la società sportiva può diventare un importante punto di riferimento per la popolazione insistente in quel determinato territorio”. “Sarebbe più produttivo impiegare il tempo in maniera più costruttiva e più utile per i cittadini – concludono dal Coni – organizzando manifestazioni sportive, attività di promozione dell’attività motoria e non tralasciando la messa in opera di nuove strutture o per il miglioramento di quelle esistenti. Occorre, quindi, abbandonare le consuete pratiche demagogiche che, spesso, nascondono la mancanza di volontà di rispettare le regole e di garantire concretamente i diritti delle società sportive, dimostrando che nulla cambi. È necessario, pertanto, che le concessioni delle strutture sportive abbiano una durata minima di tre anni, in modo da consentire una migliore programmazione delle attività con il conseguente raggiungimento di risultati tecnici di gran lunga superiori. Va ribadito che i tempi delle società sportive agonistiche non sono quelli della burocrazia”.

SPOT