Guarino: “La città continua inesorabilmente a morire”

POLITICA AVELLINO – “Nel Palazzo di Città i politici, i dirigenti, gli assessori e la giunta, si divertono con i loro giochi di potere: si nominano, si dimettono, si ricompongono litigano o fingono di bisticciare, (consigliamo a questi signori che se veramente, sentono, la responsabilità di fare gli interessi dei cittadini e di evitare di emulare il famoso detto dei “ladri di Pisa”). E, comunque, uno spettacolo desolante, spudorato e indecente, che da decenni, continua imperterrito a consumarsi a danno della città, e degli onesti cittadini, i quali subiscono con inerzia e spesso senza tutela, tutto ciò”. E’ quanto afferma Paolo Guarino della federazione irpina del Mis.
“Una classe dirigente politica e non solo (senza, distinzione di colori) spesso inetta e incompetente, la cui dimostrazione e nei fatti – prosegue Guarino -. La città di Avellino è ridotta a un cumulo di macerie non solo materiali ma morali. Una città invivibile con cantieri inutili aperti da anni, ma, di fatto, inspiegabilmente fermi. Non c’è una cosa di cui andare fieri: Il Tunnel, il mercatone, l’autostazione, Piazza Castello, Piazza del Duomo ecc., la città Ospedaliera (vergogna delle vergogne) i tecnici, i politici ecc. si dovrebbero quantomeno pentire per la indegna, indecente e pericolosissima viabilità intorno ad essa. I Giardini di piazza Kennedy, di via Colombo, i parchi: S. Spirito, Palatucci (chiuso), la ex GIL e quanto altro semi abbandonati e senza un minimo controllo e manutenzione, la pavimentazione in tante zone della città è un percorso da guerra; il ponte della ferriera sembra uscito da un bombardamento, semichiuso, impraticabile, i pedoni si devono raccomandare a Dio se riescono ad attraversarlo senza danni, addirittura non vengono nemmeno pulite le feritoie che raccolgono l’acqua (ridicolo, sarebbe, l’allagamento, sopra un ponte dove sotto passa un fiume cari tecnici). Si potrebbe continuare all’infinito, ma per carità di patria ci fermiamo qui per adesso. Ci auguriamo, che se esista ancora una parvenza di coscienza e di legalità (in uno stato serio), i responsabili morali e materiali (passati e presenti) di quanto sopra, sarebbero già stati individuati e puniti severamente e messi finalmente in condizioni di non nuocere più, evitando così, per il futuro, e traendo, anche e soprattutto esempio dei gravi errori del passato, e che si compiano ancora oggi nefandezze e inutili scempiaggini ai danni alla Città”, conclude Guarino.

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