Governo Renzi, Rocco (Pd): “No ad un voto di fiducia al ‘buio'”

SERINO – Marcello Rocco segretario del circolo “E. Berlinguer” di Serino e componente dell’assemblea nazionale pd affida al social network Facebook alcune considerazioni rispetto alla nascita del nuovo governo e alle vicende che hanno investito e stanno investendo il partito a livello nazionale: “In merito al voto di fiducia che si terrà lunedì ritengo che, con chiarezza e nettezza, si debba votare no ma rimanere nel PD. No perché il Segretario del PD, oggi anche Premier, ha tradito il mandato d…

SERINO – Marcello Rocco segretario del circolo “E. Berlinguer” di Serino e componente dell’assemblea nazionale pd affida al social network Facebook alcune considerazioni rispetto alla nascita del nuovo governo e alle vicende che hanno investito e stanno investendo il partito a livello nazionale: “In merito al voto di fiducia che si terrà lunedì ritengo che, con chiarezza e nettezza, si debba votare no ma rimanere nel PD. No perché il Segretario del PD, oggi anche Premier, ha tradito il mandato delle Primarie. No perché mantenendo lo schema d’alleanze con il centrodestra l’esito purtroppo è destinato ad essere eguale se non peggiore al precedente. No perché ad oggi non conosciamo ancora il programma sul quale si poggia questo governo e le alleanze (decisamente ambigue e nn definite) che lo sorreggono. No perché da sempre riteniamo che bisogna cambiare la legge elettorale (che garantisca governabilità e ridia agli elettori il diritto di scegliere i propri rappresentanti) ed andare immediatamente al voto così d’avere un governo basato su di una maggioranza chiara che possa assumersi, fino in fondo, le responsabilità delle proprie scelte. No perché dobbiamo avere il coraggio e la forza di mantenere una posizione coerente e nella quale crediamo sinceramente a differenza di altri nel PD che hanno tradito loro stessi oltre che coloro che rappresentavano. Votare no quindi ma rimanere all’interno del PD. Si prendesse eventualmente Renzi la responsabilità di cacciarci da un Partito che sentiamo nostro in quanto abbiamo contribuito a fondare e a far crescere nonostante tutto e tutti. Rimanere nel PD perché non è il momento d’andare via ma di resistere e combattere per i valori e le Idee nelle quali abbiamo sempre creduto e che in questi anni hanno alimentato la nostra militanza. Rimanere nel PD perché ad oggi alla nostra sinistra non c’è niente e sono pochi i margini per costruire, in questo momento, qualcosa di concreto che non sia l’ennesimo partitino personale. Rimanere nel PD perché un giorno se lo lasceremo (o eventualmente ci cacceranno) non dovremo avere nessun rimpianto in quanto avremo fatto tutto il possibile e oltre per cambiarlo in meglio. Affido queste mie considerazioni a Thomas Castangia e ad Elly Schlein nostri componenti della Direzione nazionale dai quali mi sento rappresentato oggi all’Assemblea di Bologna e che sono sicuro daranno voce a queste considerazioni. Inizio settimana, a seguito del voto di fiducia, riuniremo il comitato #irpiniaxcivati per fare un’analisi su quanto sta accadendo e decidere tutti insieme come far continuare il nostro impegno sul territorio”.

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