Fd’I, Fiore impugnerà l’espulsione decretata dalla commissione nazionale di garanzia

Sarà un Tribunale ordinario ad occuparsi delle vicende interne al partito provinciale di Fratelli d’Italia. L’avvocato Edoardo Fiore, finito insieme ad altri iscritti e dirigenti del partito dinanzi alla commissione nazionale di garanzia per aver espresso il proprio disappunto in merito alle scelte consumatesi in occasione delle elezioni amministrative di Avellino del giugno scorso, annuncia che impugnerà dinanzi alla magistratura ordinaria l’allontanamento dal partito decretato dalla commissione di garanzia.

L’accusa nei confronti di Fiore è quella di aver inviato ad aprile del 2024 una missiva al senatore Antonio Iannone, commissario campano di Fratelli d’Italia, in cui esprimeva contrarietà in merito alle decisioni assunte dalla presidente provinciale del partito, Ines Fruncillo, proprio in merito alla scelta di presentarsi alle elezioni di Avellino con una lista di bandiera, nonostante il contesto politico determinatosi avrebbe in qualche modo potuto agevolare la vittoria del centrodestra qualora questo fosse rimasto unito.
La missiva inviata al senatore Iannone fu pubblicata anche dagli organi di informazione locali. Tanto è bastato secondo la commissione nazionale di garanzia per bollare il comportamento di Fiore e degli altri firmatari come una violazione dell’articolo 3 dello statuto del partito, per aver negato pubblicamente l’appoggio alle scelte elettorali di Fratelli d’Italia e per aver sostenuto liste diverse da quelle designate dal partito e un diverso candidato sindaco. La commissione ha dunque dichiarato l’incompatibilità di Edoardo Fiore con Fratelli d’Italia.

Una lettura che, evidentemente, l’avvocato ritiene illegittima essendo l’atto d’accusa basato su una lettera rivolta al il commissario regionale del partito inviata allo scorso 21 aprile nella quale da responsabile organizzazione del partito, insieme al commissario locale dell’epoca, Vincenzo Quintarelli, ealla responsabile pari opportunità, Maria Teresa Lombardo, Fiore aveva chiesto un intervento prevedendo in qualche modo che la mancata partecipazione di Fratelli d’Italia ad una coalizione avrebbe potuto rivelarsi “letale” per il partito che, effettivamente, nonostante al primo turno abbia raggiunto il 4,28% dei consensi è rimasto fuori dal Consiglio comunale.

(foto tratta da Facebook)

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