Disdetta Federmeccanica, Della Pia: grave atto di arroganza
“La disdetta di Federmeccanica dell’accordo siglato nel 2008, è un gravissimo atto d’arroganza che impedisce alle lavoratrici ed ai lavoratori di potersi esprimere sul loro contratto e, colpisce duramente i principi democratici nel nostro Paese”. Esordisce così in una nota, Tony Della Pia, segretario provinciale PRC–FdS. “Con quest’azione – continua Della Pia – l’associazione di categoria degli imprenditori metalmeccanici intende ottenere tre risultati: il primo di carattere sindacale, annullando l’azione della FIOM che in questi mesi ha rifiutato, giustamente, di sottoscrivere accordi peggiorativi sostenuti solo da CISL e UIL – vedi Pomigliano -; il secondo di carattere politico, con il tentativo di generalizzare in tutto il paese il progetto “Fabbrica Italia” che Marchionne vuole sperimentare nello stabilimento G.B. Vico; il terzo di carattere sociale, seguendo l’assurda logica di recuperare competitività riducendo i diritti dei lavoratori e congelando i salari, tutto ciò è in linea con le politiche del lavoro di questo governo di destra, incapace di proporre una piattaforma di rilancio industriale efficace e, pronto a scaricare i costi della crisi interamente sulla pelle dei lavoratori e della povera gente.
Noi siamo apertamente schierati al fianco della FIOM e delle associazioni sindacali che rifiutano tale logica – sottolinea il segretario provinciale del Prc -, convinti che diventa sempre più urgente costruire un fronte ampio pronto a contrastare con forza il progetto di distruzione della struttura sociale praticato dai poteri forti e dai loro maggiordomi al governo, per queste ragioni pensiamo prioritario adoperarsi affinché la manifestazione del 16 OTTOBRE indetta dalla FIOM CGIL, sia partecipata e rappresenti l’inizio di una nuova stagione di resistenza a difesa dei diritti e della dignità dei lavoratori, contro il berlusconismo politico e sociale”.




