D’Ercole: Sanità costosissima e senza credibilità

D’Ercole: Sanità costosissima e senza credibilità
“E Bassolino & c., continuano ancora a mistificare la realtà”. Lo sottolinea il Capo dell’Opposizione in Consiglio Regionale, Francesco D’Ercole, dopo le nuove esternazioni del “governatore” e dell’assessore regionale alla sanità, Mario Santangelo che, anche stamattina hanno ribadito come la decisio…

D’Ercole: Sanità costosissima e senza credibilità

“E Bassolino & c., continuano ancora a mistificare la realtà”. Lo sottolinea il Capo dell’Opposizione in Consiglio Regionale, Francesco D’Ercole, dopo le nuove esternazioni del “governatore” e dell’assessore regionale alla sanità, Mario Santangelo che, anche stamattina hanno ribadito come la decisione del Governo di commissariare la sanità campana, sia stata dettata soltanto di motivazioni politiche e che non appena riceveranno la notifica del provvedimento provvederanno a presentare ricorso al Tar del Lazio. “Orbene – prosegue D’Ercole – la Giunta regionale contesta i dati contabili sulla cui scorta è stata assunta la decisione, ma da chi – pur di difendere e promozionare la propria immagine – ha sempre contestato, mentendo pur sapendo di mentire, anche la verità dei fatti, non ci si poteva di certo aspettare un comportamento diverso”. “Lascia, però, perplessi – continua – il fatto che questi signori, abbiano rinunciato ad un sia pur minimo esame di coscienza per la situazione cui hanno ridotto la sanità. Non un accenno alla gestione “allegramente clientelari”, degli anni scorsi, cui è stato sottoposto il settore e che, checché ne dicano, è la madre dell’attuale catastrofica condizione dei conti e dell’enorme massa debitoria che loro ritengono di aver risolto, si fa per dire, indebitando, per oltre 5miliardi di euro (10mila miliardi di vecchie lire) le casse regionale per i prossimi 30 anni e scaricandole, quindi, sulle future generazioni e costringendo i cittadini a gravosissime addizionali su Ilor ed Irap, nonché altrettanto pesanti accise sui carburanti”. “Non un minimo di autocritica – continua – sulla ormai scarsissima credibilità della sanità campana che spinge, annualmente, più di 100mila campani ad andarsi a curare presso strutture al fuori dei confini della nostra regione; sulla montagna di fondi, rivenienti dall’art. 20 della legge 67/88 per la riqualificazione e la riorganizzazione dell’edilizia ospedaliera che sono andati perduti, per la loro incapacità progettuale e programmatica”. “E che dire, poi – prosegue ancora il capo dell’opposizione – dell’assoluta e totale mancanza di qualsivoglia controllo sulle attività delle Asl e sulle aziende ospedaliere che, consentito la distribuzione a pioggia di consulenze agli amici ed agli amici degli amici? Vedi, tanto per citare l’ultimo esempio venuto alla luce proprio questa mattina, i 33milioni di euro erogati nel corso del 2008 dal Cardarelli i 310mila del Cotugno, i 273mila del Santobono, i 560mila del Pascale ed i 400mila dell’Istituto zoo profilattico per pagare gli incarichi esterni asseg nati”. “E pensano forse Bassolino, Santangelo & c – sottolinea – che sulla decisione del commissariamento da parte del Governo, non abbia pesato anche la constatazione della variabilità dei dati presentati dalla regione al tavolo tecnico ad ogni riunione diversi, anche in conseguenza del fatto che le Asl continuano, nonostante la legge glielo imponga, a non presentare (o a presentarli con estremo ritardo e, come si dice a Napoli “a spizzichi e a mozzichi”?) i propri bilanci”? O l’adozione, per altro tardiva, di un piano sanitario, che non solo non consente risparmi strutturali, che si preoccupa soltanto di far cassa, che penalizza i territori e non tiene in alcun conto il diritto costituzionale dei cittadini alla difesa della propria salute”. “Si renda conto, una volta e per tutte, Bassolino – conclude D’Ercole – che minacce di ricorsi e ricatti, non fanno paura a nessuno, tantomeno i suoi che sono privi di qualsivoglia fondamento. Si attrezzi, piuttosto, se proprio non vuole passare la mano con qualche mese di anticipo, a concludere quest’ultimo scorcio di legislatura, nel miglior modo possibile e, soprattutto, cercando di evitare alle casse regionali sacrifici inutili come quello di doversi far carico di un nuovo consulente legale, appena assunto da lui, per potersi opporre a quelle decisioni del governo che non sono di suo gradimento”.

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