De Vita: “Bene Caldoro: fuori la politica dalla Sanità”

De Vita: “Bene Caldoro: fuori la politica dalla Sanità”
“Via la politica dalla sanità: occorre razionalizzare la spesa e tenere sott’occhio l’operato dei manager. Noi Sud condivide in pieno quanto affermato dal nostro candidato presidente Stefano Caldoro”. E’ quanto dice in una nota Antonio De Vita, candidato alle regionale con Noi Sud. “Subito dopo lo s…

De Vita: “Bene Caldoro: fuori la politica dalla Sanità”

“Via la politica dalla sanità: occorre razionalizzare la spesa e tenere sott’occhio l’operato dei manager. Noi Sud condivide in pieno quanto affermato dal nostro candidato presidente Stefano Caldoro”. E’ quanto dice in una nota Antonio De Vita, candidato alle regionale con Noi Sud. “Subito dopo lo sviluppo – aggiunge De Vita – quello della sanità è il secondo punto al centro della nuova proposta di governo della regione Campania. Condivido in pieno le parole dell’onorevole Caldoro: basta manager politicizzati, basta sprechi. Il risanamento della cosa pubblica è priorità assoluta. La scelta dei direttori generali deve prescindere dall’appartenenza politica e partitica. Caldoro dice bene: se non raggiungono gli obiettivi devono essere rimossi”. De Vita parla con cognizione di causa: l’ambito sanitario lo riguarda in prima persona, essendo dirigente medico ospedaliero. “I dati resi noti la scorsa settimana da Il Sole 24ore – afferma ancora De Vita – hanno evidenziato come sia la Campania la regione con il numero più elevato di pazienti che vanno fuori per farsi curare. Fermiamo questi viaggi della speranza: in Irpinia ed in Campania la sanità ha tante eccellenze che troppo spesso sono mortificate ed emarginate proprio dall’ingombrante presenza della politica. Tanti miei colleghi medici lavorano con serietà e abnegazione nel silenzio più assoluto: quanto un paziente sceglie una struttura fuori dalla nostra regione è innanzitutto una sconfitta per tutti noi medici”. “Sono convinto – conclude De Vita – che con un’oculata politica di razionalizzazione si possa riuscire a contemplare il sacrosanto diritto alla salute e un’oculata politica di spesa”.

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