De Luca al Pd: “I gruppi industriali pubblici investano al Sud”

“Quando ho saputo della convocazione della direzione del Pd il sette agosto alle tre del pomeriggio avevo immaginato (rivolto a Renzi) una tua manovra diabolica per farci fuori tutti quanti”. Esordisce così Vincenzo De Luca intervenuto alla direzione nazionale del Pd sul Sud. “La questione meridionale è scomparsa dall’agenda politica da vent’anni e trovo francamente ridicolo tentare di caricare la situazione attuale su chi governa. Io credo di poter dire questo e cioè che scompare la questione m…

“Quando ho saputo della convocazione della direzione del Pd il sette agosto alle tre del pomeriggio avevo immaginato (rivolto a Renzi) una tua manovra diabolica per farci fuori tutti quanti”. Esordisce così Vincenzo De Luca intervenuto alla direzione nazionale del Pd sul Sud. “La questione meridionale è scomparsa dall’agenda politica da vent’anni e trovo francamente ridicolo tentare di caricare la situazione attuale su chi governa. Io credo di poter dire questo e cioè che scompare la questione meridionale perchè scompaiono i grandi soggetti politici portatori di politiche di respiro, scompare perchè emerge una questione settentrionale che è vera, con caratteri diversi, ma che è vera. Scompare per colpa di larga parte della classe politica meridionale”. De Luca punta l’indice contro la mancanza dello Stato nel Sud. “Nel Sud è ancora presente un sistema extralegale fondato sul presupposto che non esiste una autorità pubblica”. Il governatore pone alcune questioni nello specifico. La prima: “il Sud deve avere un destino industriale oppure no? La proposta che vi faccio è questa, vogliamo riproporre il vincolo per i grandi gruppi imprenditoriali pubblici di destinare la maggior parte degli investimenti nuovi nelle aree meridionali si o no? Questa è una scelta che dobbiamo fare”. Seconda: grandi infrastrutture. “Decidiamo che il Sud diventi la piattaforma logistica dell’Italia e dell’Europa”. Terzo: fondi europei.

SPOT