Da Avellino l’appello all’unità di Franceschini

Da Avellino l’appello all’unità di Franceschini
Bagno di folla per Dario Franceschini che questo pomeriggio è stato ad Avellino per presentare la sua mozione in vista delle primarie del Pd che si terranno il prossimo 25 ottobre. Il leader dei democratici, preceduto nel suo intervento dall’europarlamentare Davide Sassoli, dall’onorevole, Marco Min…

Da Avellino l’appello all’unità di Franceschini

Bagno di folla per Dario Franceschini che questo pomeriggio è stato ad Avellino per presentare la sua mozione in vista delle primarie del Pd che si terranno il prossimo 25 ottobre. Il leader dei democratici, preceduto nel suo intervento dall’europarlamentare Davide Sassoli, dall’onorevole, Marco Minniti, dal senatore Enzo De Luca e dal sindaco, Giuseppe Galasso, ha ripercorso il discorso di apertura al dialogo interno operato ieri nel corso della convention nazionale del partito che si è svolta a Roma. “Il nostro – ha detto Franceschini – è un vero partito democratico dove i segretari si eleggono attraverso il consulto degli iscritti e del popolo. Da noi non si usa fare i segretari per acclamazione o alzate di mano”. Nel corso del suo intervento Franceschini ha più volte fatto riferimento al grado di maturità degli iscritti: “Non me ne vogliano i dirigenti – ha continuato il segretario nazionale – ma mi sto convincendo sempre di più che gli iscritti siano di gran lunga più maturi di tanti dirigenti. Non a caso se finora a Berlusconi, che è sempre stato il leader della destra, noi abbiamo opposto ben 8 diversi presidenti del consiglio il motivo non è tanto da ricercarsi nel fuoco del confronto nemico quanto piuttosto nelle guerre interne al nostro partito. Per questa ragione, statene certi, che se sarò eletto nuovamente segretario è perchè avrò avuto il consenso del popolo. A differenza di chi mi ha preceduto, quindi, non mi farò mettere da parte dai soliti 5 o 6 capi che gestiscono la stanza dei bottoni del nostro partito”. Dura, infine, la sua replica a D’Alema che in mattinata lo aveva accusato di “seminare zizzania nel partito”. “D’Alema è fantastico! Dice che se verrò eletto io gli iscritti se ne andranno dal Pd – ha concluso Franceschini – . Io,invece, rispondo che non è vero anche perchè, come ho detto prima, il Pd ha un popolo di iscritti composto da persone mature. Ma non solo. Per quanto mi riguarda, a differenza di quello che pensa D’Alema, se sarò eletto i miei primi collaboratori saranno Bersani ed Amendola”.
A SEGUIRE VI PROPONIAMO IL VIDEO DELL’INTERVISTA RILASCIATA DAL SEGRETARIO NAZIONALE DEL PARTITO DEMOCRATICO.
 

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