Colella: “Basta attacchi, il Pdl ha grandi responsabilità”
Sullo scontro che si è aperto all’interno del Pdl irpino dopo le accuse lanciate dalla dirigente provinciale Genny Vitale, ecco l’intervento di Francesco Colella, sindaco di San Nicola Baronia ed esponete del popolo della libertà:
“Non bastano gli echi dell’accesa diatriba che giunge da Roma, che pongono nello sconforto gli elettori del PDL dell’intera provincia e non solo, che si aggiungono quotidianamente sui nostri giornali locali accuse e al tempo stesso, soluzioni sul modo di gestire il partito nella nostra provincia. Basta , non se ne può più . Sembra che qualcuno sia mosso da una sindrome distruttiva che mina la pur già claudicante situazione provinciale del partito, pensando che possa avere la ricetta per la soluzione dei nostri , tanti, troppi problemi. Nessuno ammette o accetta che il nostro partito è dalla sua costituzione che è carente della gestione cosiddetta democratica. Da sempre , e non solo dalla costituzione del PDL , il partito di Forza Italia è stato gestito da persone nominate dall’alto. Abbiamo subito imposizioni di candidature a tutti i livelli, nomine di vario genere senza poterne contestare le scelte. Questo perché era un movimento e non un partito. Un movimento costituitosi sull’appello del cavaliere, nel lontano 1993/94 e che ha determinato la costituzione di una forza che pian piano è divenuta maggioranza nel paese e , oggi ANCHE nella nostra provincia. Alla costituzione del PDL mediante la confluenza delle due forze di centro destra in unico movimento politico, alla nostra provincia, il ruolo di coordinatore provinciale fu assegnato all’on. Giulia Cosenza , in quota ex AN e come vice fu nominato il buon Gino Cusano consigliere provinciale in quota ex FI . Se vogliamo essere obiettivi , la presenza sul territorio dell’on. Cosenza non si è avvertita , e su Cusano , reo di aver nominato i coordinatori cittadini prima delle elezioni regionali, si è detto di tutto e di più, senza voler considerare il buon risultato ottenuto dal partito, nonostante liste “amiche con candidati che fino al giorno prima militavano nel PDL “. Oggi sulla scia della scelta dell’on. Cosenza di aderire a Futuro e Libertà , si è scatenata la corsa a chi debba ricoprire il ruolo di coordinatore provinciale. Tutti i parlamentari nazionali e regionali, hanno le capacità e competenze per svolgere questa funzione, fermo restante che però , tutti dovrebbero riflettere se in questo momento critico che sta vivendo il nostro paese e la nostra regione è opportuno o meno che possono sprecare il loro tempo , per la gestione del partito sul territorio. Abbiamo sempre detto che con la conquista della Regione avremmo di fatto completato la filiera istituzionale . Ebbene oggi noi amministratori comunali , abbiamo il problema di non poter risolvere i problemi delle nostre popolazioni , certamente non per nostra incapacità, dovendo giustificare anche chi governa il nostro territorio. La gente dice “ ma il Presidente della provincia e della Regione non appartengono al tuo partito? “ avremmo avuto più giustificazioni se fosse stato il contrario, almeno saremmo stati più credibili. Alla luce di quanto affermato dall’on. Bossi sulle maggiori reti televisive “ Io contrasto Fini, perché vuole portare altri soldi al Sud “ , purtroppo dobbiamo registrare la totale assenza di sdegno e di protesta da parte dei parlamentari del Sud , non solo della nostra provincia. Quando nella legge finanziaria si estromettono finanziamenti per il mezzogiorno e per la finanza locale, e si consente che le sorti dei nostri piccoli comuni debbano essere gestite con i soli proventi dei compensi provenienti da contributi sui contratti pubblici ( dove sono i finanziamenti per lo opere pubbliche!! ) o sui diritti provenienti dai fitti di alloggi pubblici… penso che demandano a noi amministratori comunali l’onere di trovare risorse per non far fallire le nostre amministrazioni , per poter pagare gli stipendi dei dipendenti pubblici, e garantire i servizi ai cittadini che ancora pagano le tasse. Alla regione campania, è ora che i nostri governanti si attivino a trovare la soluzione dei problemi che attanagliano la nostra regione, smettendola di giustificarsi ancora sugli errori del bassolinismo che abbiamo subito. Rimbocchiamoci le maniche, per dare una soluzione ai tanti, troppi problemi che abbiamo ereditato, ma al tempo stesso attiviamoci a gestire con oculatezza e senza tentennamenti gli ultimi finanziamenti europei che ci restano da gestire in questi ultimi due / tre anni. Siamo propositivi e risolutivi verso i problemi del mezzogiorno, non consentiamo che le risorse destinate ai nostri territori, possano essere sfruttate nel nord Italia in barba alla giustificazione che non sappiamo programmare il nostro sviluppo. Solo così, comprendendo le esigenze delle popolazioni e risolvendone i problemi , potremmo mantenere il consenso che abbiamo ricevuto e non deludere ulteriormente le loro aspettative. Ecco perché ritengo che chi ha già tanto da fare, farebbe bene a demandare ad altri la gestione del partito. Basti ricordare che ai tempi della cosiddetta prima Repubblica, nessun parlamentare nazionale o regionale abbia mai ricoperto il ruolo di responsabile provinciale di nessun partito . Erano sempre amministratori o persone della società civile a ricoprire ruoli di gestione del partito, e penso che abbiano portati buoni frutti nella gestione dello stesso. Oggi viviamo l’handicap che il nostro movimento ancora non è strutturato come partito, speriamo che nei mesi successivi , così come annunciato dai vertici nazionali, possiamo dare inizio alla stagione della costituzione delle sezioni locali, con dirigenti capaci e scelti liberamente dagli iscritti. Con l’auspicio che anche i tanti protagonisti della vita politica locale e provinciale , la smettano di accendere le miccia delle polemiche sui quotidiani, e che ricordino i ricchi e sapienti consigli degli antichi “ i panni sporchi si lavano in famiglia” , sapendo che dal nostro comportamento e dal nostro agire dipendono le sorti del nostro partito in Irpinia”.




