Centro destra, per “Adc” e “Merito e Libertà” è spaccatura

Centro destra, per “Adc” e “Merito e Libertà” è spaccatura
I sottoscritti esponenti di “Merito è Libertà”, nel prendere atto che vengono meno le ragioni che portarono alla costituzione di un nuovo soggetto politico, insieme ad “Alleanza di Centro” e ad “Europa Popolare”, rassegnano le loro irrevocabili dimissioni da tutti gli incarichi ricoperti nell’A.d.C….

Centro destra, per “Adc” e “Merito e Libertà” è spaccatura

I sottoscritti esponenti di “Merito è Libertà”, nel prendere atto che vengono meno le ragioni che portarono alla costituzione di un nuovo soggetto politico, insieme ad “Alleanza di Centro” e ad “Europa Popolare”, rassegnano le loro irrevocabili dimissioni da tutti gli incarichi ricoperti nell’A.d.C. Questi gli esponenti: Generoso Benigni, Raffaele La Sala, Antonello Lenzi , Carmine Montanile , Claudio Rossano. Tommaso Giacquinto. Paola D’Avanzo , Clarice Spadea , Antonino Scotese, Achille Benigni, Antonio Di Palma, Augusto Guerriero, Antonio De Angelis, Gaetano Grasso, Antonio Benigno Palermo, Enzo Raffaele Carbone, Francesca Festa, Antonio Roberto, Angela Tropeano, Giovanna Tomaselli, Elvira Limone, Raffaella Paduano, Pasquale Petruzzo, Enrico Mongiello. Pacta sunt servanda. Questo brocardo, questa massima, che si attribuisce a Ulpiano, uno dei padri della giurisprudenza romana, non è mai morto, almeno per noi. Ad esso ispiriamo ogni azione politica. Il patto concluso, mesi or sono, tra “Merito è Libertà” presieduta da Generoso Benigni, AdC di Francesco Pionati e i Popolari di Zecchino prevedeva la candidatura alla Regione Campania di un rappresentante per ognuna di quelle formazioni. “Merito è libertà” ha proposto all’unanimità dei suoi componenti la candidatura del proprio Presidente. Chi si è rimangiato la parola data, anche se sulla base di un ricatto da parte di chi coltiva ambizioni smisurate, si è assunto la responsabilità di far pascere l’opportunismo. Il che è tutto il contrario dei valori sui quali è nato e lotta “Merito è libertà”: la capacità personale, il disinteresse. Quando non si fa in tempo a stringere un accordo e già il tuo interlocutore pensa a come violarlo, è impossibile che possa maturare un clima di rispetto e di collaborazione. Per questi motivi sentiamo il dovere di uscire da una alleanza tradita per continuare un cammino autonomo che esalta l’amicizia, lo spessore culturale, l’onestà e la lealtà.

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