Alto Calore, continua lo scontro a distanza con il sindacato

Continua lo scontro tra Di Gennaro e Fiordellisi. Ecco la nota integrale del segretario generale FILCTEM CGIL Avellino:
“In merito alle affermazioni contenute negli articoli pubblicati sugli organi di stampa locali, nei quali il Direttore Generale di ACS spa bollava come “attacchi inutili e politici” le osservazione della scrivente O.S. in merito all’attuale situazione dell’Azienda di Corso Europa, si ritiene doveroso precisare quanto segue:
– Le note trasmesse alla R.S.U. riguardano esclusivamente alcuni provvedimenti riguardanti il personale; ribadiamo, però, che nel corso dei numerosi incontri avuti con i vertici aziendali (Direzione e C.d.A.), questi ultimi, sebbene non obbligati a farlo, si erano impegnati a trasmettere alle R.S.U. ed ai Segretari Provinciali di categoria anche le deliberazioni del C.d.A.; a tutt’oggi, però, non ne è ancora pervenuta nessuna.
– Riguardo alla fuoriuscita del Comune di Montemiletto, non si comprendono quali possano essere i vantaggi per l’A.C.S.; inoltre, per quanto esposto al punto precedente, non è stato possibile verificare né i termini del trasferimento della gestione del servizio idrico, né se la stessa è avvenuta nel rispetto dello Statuto dell’Ente. Addirittura neanche la Commissione Controllo Analogo riesce a venirne a capo. Ribadiamo che il mancato trasferimento del personale addetto alla gestione rappresenta, a nostro avviso, un pericoloso precedente che potrebbe, in futuro, avere gravi ripercussioni sui livelli occupazionali in A.C.S. Spa se altre società dovessero sostituire A.C.S. in alcuni ambiti non sentendosi obbligati al confronto sul personale si corre il rischio di avere una società svuotata della gestione ma “piena” di dipendenti.
– Le preoccupazioni manifestate in merito al mancato affidamento del S.I.I. da parte dell’A.A.T.O. non derivano assolutamente dalla assoluta ignoranza da parte di chi ha redatto l’articolo relativamente alla normativa attualmente in vigore, ma rispecchiano le motivazioni addotte dall’Ente d’Ambito; sarebbe interessante, non solo per i lavoratori del settore ma per tutti i cittadini, sapere se siano state attuate, o quanto meno avviate, le procedure necessarie per il superamento delle difficoltà emerse, anche in considerazione delle imminenti scadenze.
– In riferimento alle recenti mobilità verticali e alle altre scelte della Direzione (incarichi di Direzione dei Lavori ed elargizioni economiche ad personam), non è mai stata contestata l’autonomia della direzione nelle scelte riguardanti il personale ma la mancata condivisione con la R.S.U. e le OO.SS. di categoria del nuovo “piano di ricollocazione del personale”; andrebbero chiarite, inoltre, le possibili “interazioni” che il suddetto piano di ricollocazione potrebbero avere con la struttura “a matrice” recentemente adottata dal C.d.A.. Al riguardo riteniamo che le progressioni verticali debbano essere effettuate esclusivamente nel rispetto del vigente C.C.N.L. e del Regolamento approvato dal C.d.A. di A.C.S. spa, senza tenere conto delle appartenenze sindacali o politiche dei singoli lavoratori, cosa che invece traspare dalle affermazioni del Direttore Generale nel momento in cui afferma che il famigerato piano di ricollocazione tra poco “interesserà anche iscritti della CGIL”.
Lo abbiamo detto e ridetto, vogliamo sia premiato il merito e la competenza, non ci interessano pratiche spartitorie o di appartenenze politiche”.

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