Alla Summer School del Pd anche Romei, Anzalone e Ricciardi
Si è tenuta oggi a Piaggine (Salerno) la seconda giornata di Summer School del Pd, con l’economista Nicola Rossi, Gino Anzalone, Anna Petrone, Marco Follini, Michele Meta, Fulvio Bounavitacola, Raffaele Sibilio e Sandro Gozi. Era presente anche l’irpino Gennaro Romei – assessore alla cultura di Avellino che ha affermato: “L’iniziativa di generazione zero rappresenta il tentativo ambizioso e riuscito di far ripartire il Mezzogiorno e l’azione del Partito Democratico, attraverso l’incontro e l’ascolto delle popolazioni delle zone interne. La grande partecipazione e l’attenzione della gente alle tematiche proposte è chiara manifestazione del desiderio degli elettori di tornare ad un modello di politica partecipata. Tale iniziativa verrà riproposta nei prossimi mesi in provincia di Avellino offrendo, in tal modo, un contributo rilevante al rilancio del PD, con l’ambizione di voler costruire un polo di attrazione importante per i tanti che hanno voglia di tornare alla militanza politica, intesa quale impegno gratuito, al fine di offrire un contributo di qualità al rilancio dell’Irpinia”.
Dopo la conferenza del professore Rossi sulla Crisi economica che attraversa la nostra terra, la parola a 4 relatori di grande prestigio su un altro tema: “Diritti, Storia ed Evoluzione nella società”. Un confronto continuo e appassionato tra Gino Anzalone, grande filosofo, Gennaro Fiume, Toni Ricciardi del gruppo del PD e cofondatore di Generazione Zero e Anna Petrone, consigliere regionale. Esordisce Fiume con parole critiche e denunciando un dato importante:“Il diritto al lavoro spesso negato ha visto nell’ultimo periodo ben 3 morti nella regione Campania. Quello del lavoro è divenuto indubbiamente un sistema labile e delicato che si cerca di scardinare a livello politico sacrificandolo con la logica degli affari e degli interessi. Tuona ancora affermando che “Il territorio di giornalisti di grosso calibro come Giancarlo Siani deve ripartire dal “Diritto” come elemento di rilancio e di partenza per una politica attigua alla realtà. E’ chiaro che rimettere al centro della politica un tema come quello del diritto è fondamentale.” Asserisce di guardare interessato a queste generazioni che partecipano attivamente alla vita politica. Un’altra analisi viene da Anzalone che dice ”la morte della vita, questo nichilismo ha portato alla rinuncia di un diritto importante: quello del diritto della natura. Le radici di Platone e di Marx, avvolte in una veste discorsiva unica rendono il dibattito di Anzalone un momento di attenzione unico. “Un’altra grande battaglia basilare e insita nell’uomo è quella di dover lottare contro le ingiustizie. Il Mezzogiorno è un territorio appaltato alla mafia. Abbiamo un presidente del Consiglio che non da risposte su guadagni illeciti, frequenta mafiosi e continua a portare avanti un Governo traballante . Alle domande lui non da una risposta. E noi, con questa iniziativa della “Officina delle idee”, cerchiamo risposte. “Allora un diritto fondamentale è il diritto alla legalità”, tuona Anzalone. Arbitro e creatore di spunti e riflessioni, Ricciardi pone al centro della discussione sui diritti un elemento importante, spesso dimenticato e che porta avanti ogni processo decisionale retto moralmente: l’etica del cittadino.
Domani chiusura con Antonio Laudati, Andrea Orlando, Enzo Amendola, Tonino Cuomo, Goffredo Bettini e Vincenzo De Luca, sindaco di Salerno.




