Adesione PD al PSE, D’Amelio: “Renzi ha mantenuto gli impegni”

“Con una maggioranza quasi assoluta abbiamo certificato l’adesione del PD al grande partito progressista europeo, il PSE, portando a termine un discorso vecchio almeno di sette anni, iniziato con D’Alema e Fassino. Si realizza un sogno, un’adesione che auspicavo già da diverso tempo. E per questo ringrazio Matteo Renzi, nostro Segretario e Presidente del Consiglio, poiché ha rispettato l’impegno preso durante le primarie”. Questo il commento a caldo della Consigliera regionale PD Rosetta D’Ameli…

“Con una maggioranza quasi assoluta abbiamo certificato l’adesione del PD al grande partito progressista europeo, il PSE, portando a termine un discorso vecchio almeno di sette anni, iniziato con D’Alema e Fassino. Si realizza un sogno, un’adesione che auspicavo già da diverso tempo. E per questo ringrazio Matteo Renzi, nostro Segretario e Presidente del Consiglio, poiché ha rispettato l’impegno preso durante le primarie”. Questo il commento a caldo della Consigliera regionale PD Rosetta D’Amelio, membro della Direzione Nazionale in rappresentanza dell’Irpinia, a margine delle votazioni che hanno sancito l’adesione del PD al Partito Socialista Europeo.
“Sono felice di aver partecipato alla Direzione Nazionale del Partito Democratico, una giornata memorabile che passerà alla storia perché segna l’adesione del PD al PSE, la grande famiglia del socialismo europeo. Oggi è stata fatta la scelta giusta; un passaggio che ritengo fondamentale per il nostro partito e per la stessa Italia, perché il prossimo parlamento europeo assumerà il ruolo costituente di un grande progetto di trasformazione delle istituzioni e, in tale contesto, il Pse diventerà la più grande forza europeista d’Europa, la prima formazione a mettere al centro della sua battaglia politica la costruzione degli Stati Uniti d’Europa. E il Pd non poteva mancare a questo appuntamento, anzi darà il suo fondamentale contributo per far sì che dopo 15 anni si sposti finalmente l’attenzione dall’est al sud Europa”.
Guardando all’Europa ed al futuro, dunque, quella di oggi risulta essere per D’Amelio una tappa fondamentale per il PD: “Non un approdo, bensì un punto di partenza. Da oggi, infatti, lavoreremo non solo per sostenere Martin Schulz alla guida del Parlamento Europeo, ma anche per archiviare l’austerità in Europa e per rompere il patto di stabilità per quei paesi in recessione, puntando sulla politica degli investimenti. E’ una scelta, dunque, dettata dalla volontà di cambiare queste politiche rigoriste e di contribuire all’inizio di una seconda fase europea, basata sull’uguaglianza e sui diritti di cittadinanza. In questo modo, abbiam risposto in modo adeguato alle richieste di un’Europa che già da tempo invitava le forze politiche nazionali come il PD ad esplicitare l’appartenenza alle famiglie storicamente presenti nel Parlamento europeo. Abbiamo dunque scongiurato il rischio che l’Italia si presentasse scollegata da questa realtà”.

SPOT