Acqua, Sel: “Gestione pubblica come dall’esito del referendum”

“I referendum hanno scritto una straordinaria pagina di partecipazione democratica ed hanno sancito il riconoscimento dell’acqua quale bene comune, diritto umano universale che integra il diritto alla vita”. E’ quanto afferma in una nota il coordinamento provinciale di Sinistra Ecologia e Liberta’ di Avellino. “Gli italiani – prosegue la nota – hanno, dunque, bocciato in massa e senza appello i dogmi neoliberisti e le politiche di privatizzazione che hanno imperato per oltre un ventennio. E’ percio’ grave che con la manovra appena attuata il Goveno Berlusconi reintroduca, a carico degli Enti Locali, logiche coattive di privatizzazione dei servizi pubblici locali.
Di fronte a questo fatto politico di enorme portata, non si puo’ far finta di nulla, non si puo’ girare la testa dall’altra parte. Eventuali interventi legislativi di riordino della materia, sia da parte del Parlamento che della Regione, dovranno porsi in sintonia con questa potente domanda popolare.
E, ovviamente, anche i Sindaci e l’Ato “Calore Irpino”, le forze sociali e politiche, hanno il dovere di rispettare l’esito referendario e di valutare con attenzione le significative novita’ normative intervenute. SEL Irpinia sostiene con grande determinazione l’affidamento in house del servizio idrico, entro la fine del 2011, e lavora per costruire le condizioni di una gestione totalmente pubblica dell’acqua. In questo quadro risultano poco convincenti, sul piano giuridico e su quello pratico, alcuni tentativi, su cui si continua ad insistere in questi giorni, di ricercare accordi sulle gestioni preesistenti che, di fatto, rischiano di aprire la via ai privati.
E inoltre, in vista della possibile candidatura dell’Alto Calore Servizi alla gestione del SII, anche la stessa posizione dell’ente di Corso Europa va sensibilmente rafforzata: procedendo al superamento dello sdoppiamento tra la Patrimonio e la Servizi, facendo definitiva chiarezza in merito alle incompatibilita’ sollevate a carico degli attuali vertici dell’ACS, rafforzando i meccanismi del controllo analogo e della partecipazione, superando la frammentazione verticale del ciclo integrato, abbandonando definitivamente propositi di costituire una “multiutility pluriservizi” con interessi nell’energia e nei rifiuti.
SEL Irpinia considera indispensabile la gestione pubblica dell’acqua. E per questo riteniamo sbagliata l’aprioristica rimozione dal dibattito politico della possibile ripubblicizzazzione del servizio, ossia dell’affidamento ad una societa’ di diritto pubblico quale un’Azienda Speciale Consortile. La scelta della gestione pubblica dell’acqua non solo rispetta la volonta’ popolare, ma consente meglio di ogni altra soluzione di salvaguardare i lavoratori gia’ impegnati nel servizio, tenere sotto controllo tariffe e bollette, migliorare la qualita’ dei servizi offerti ai cittadini e ampliare gli spazi di partecipazione”.

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