Accorpamento Avellino-Benevento, Sibilia e Galasso contro Caldoro

POLITICA AVELLINO – Pareri assolutamente negativi, quelli dei rappresentanti delle istituzioni irpine, in merito alla proposta del presidente della regione Campania Stefano Caldoro di accorpare le provincie di Avellino e Benevento in risposta al federalismo del Nord. “Se passa il criterio nazionale delle Province sopra i 500mila abitanti – ha affermato Caldoro – potremmo anche noi accorpare le due amministrazioni più piccole risparmiando il 50% delle spese politiche, non quelle di bilancio, recuperando così il patrimonio immobiliare”.
Pronto è arrivato il commento del presidente della Provincia Cosimo Sibilia che ha definito l’uscita del governatore della Campania “una boutade estiva”, spiegando che “federalismo e costi della politica vanno affrontati con serietà e mostrando rispetto per tutti. Per stare agli sprechi, buona regola consiglierebbe di verificare intanto dove si verificano e chi ne è responsabile. Per stare alla Provincia di Avellino, la mia amministrazione sta lavorando nel segno della sobrietà e del risparmio senza per questo venir meno ai compiti istituzionali e politici per i quali siamo stati eletti dai cittadini”.
Contrario alla proposta anche il sindaco di Avellino Giuseppe Galasso: “Ritengo che sia difficile unire province con identità e culture diverse nonchè geograficamente non omogenee. Tanto Avellino quanto Benevento ha una sua autonomia che è possibile e giusto preservare. E poi – conclude Galasso – non si tratta di fare un discorso di costi ma di utilità delle Province”.

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