Trivellazioni, Iorillo chiede Commissione valutazione ambientale

Il Sindaco di Montecalvo ha inviato una missiva al Ministro dell’Ambiente sul permesso di ricerche di idrocarburi denominato “Case Capozzi”. Il permesso riguarda i comuni di Montecalvo Irpino, Ariano Irpino, Melito Irpino e Casalbore in provincia di Avellino e Foiano, Molinara, Montefalcone, Castelfranco, Ginestra, San Giorgio la Molara, Buonalbergo, Pago Veiano, Pesco Sannita, Fragneto l’Abate, Fragneto Monforte, Benevento, Pietrelcina, Paduli, Sant’Arcangelo Trimonte, Apice, San Nicola Manfred…

Il Sindaco di Montecalvo ha inviato una missiva al Ministro dell’Ambiente sul permesso di ricerche di idrocarburi denominato “Case Capozzi”. Il permesso riguarda i comuni di Montecalvo Irpino, Ariano Irpino, Melito Irpino e Casalbore in provincia di Avellino e Foiano, Molinara, Montefalcone, Castelfranco, Ginestra, San Giorgio la Molara, Buonalbergo, Pago Veiano, Pesco Sannita, Fragneto l’Abate, Fragneto Monforte, Benevento, Pietrelcina, Paduli, Sant’Arcangelo Trimonte, Apice, San Nicola Manfredi e San Giorgio del Sannio in provincia di Benevento.
Il Primo Cittadino di Montecalvo chiede al Ministro l’avvio di un’oggettiva valutazione dei possibili danni ambientali collegati all’attività prevista dal permesso di trivellazione. “In questo – dice Mirko Iorillo – è necessario coinvolgere l’Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale e l’I.N.G.V. Le province di Avellino e Benevento rivestono un ruolo strategico nella gestione dei sistemi idrici dell’Italia Meridionale che servono Campania, Puglia e Basilicata”.
Iorillo allega una relazione del Geologo Sabino Aquino che pone l’accento sul sistema complesso di profondità, costituito dal suolo e dalle risorse idriche, che sarebbe a rischio con gli scavi petroliferi di profondità.
“E’ del tutto evidente – continua Iorillo – che il rilascio delle autorizzazioni debba essere necessariamente suffragato da specifici studi di Valutazione di impatti ambientali. Si tratta di una questione che coinvolge tutta l’Irpinia – conclude Iorillo -, invito gli altri sindaci a fare le mie stesse richieste”.

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