Sibilia a Montaguto: “La Provincia è presente sul territorio”

Sibilia a Montaguto: “La Provincia è presente sul territorio”

Missione compiuta. Messaggio recepito. L’incontro tra istituzioni e popolazione della Valle del Cervaro è andata a buon fine e rappresenta un ottimo punto di partenza. Ospite d’eccezione, il presidente della Provincia di Avellino, Cosimo Sibilia. I sindaci del collegio 18, insieme ai consiglieri provinciali Antonio Volpe e Giuseppe Stiscia, hanno accolto la massima istituzione irpina nell’ambito di un dibattito sul rilancio della Valle del Cervaro. Presenti anche gli assessori provinciali Gino Cusano e Domenico Gambacorta, e il coordinatore della Protezione Civile, l’ingegner Angelo Pepe. Al dibattito hanno potuto assistere in diretta su Radiomontaguto tutti gli utenti di Montaguto.com: per la prima volta dal paese si è trasmesso in diretta radio sul web, nonostante la mancanza dell’Adsl.
Il Presidente Sibilia, che ha risposto al nostro invito, ha subito rassicurato tutti i presenti: “La Provincia è presente sul territorio. Questo è il messaggio che volevo rivolgere agli abitanti della Valle del Cervaro. Ho raccolto l’invito dei giovani di Montaguto.com e sono venuto a portare solidarietà. Ma dev’essere una solidarietà concreta, ovvero tutto quanto si può fare per il futuro di questa zona. Ho sentito il bisogno di venire qui anche per situazioni che non sono di stretta competenza della provincia.
Voglio che i cittadini si sentano protagonisti, qui dove vige un isolamento anche dal punto di vista personale”. Il discorso si è poi spostato sui problemi che affliggono Montaguto in primis e gli altri comuni del collegio 18: “A Montaguto manca l’Adsl, così come in altri trenta comuni irpini. La Provincia ha già organizzato un incontro per reperire finanziamenti”. Punto dolente, lo spopolamento e l’emorragia di giovani, un argomento che a Sibilia sembra stare molto a cuore: “Dobbiamo impedire che i nostri cervelli vadano via. Occorre evitare che i giovani vadano via dalle nostre terre. Tanto tempo fa andavano via con la valigia di cartone. Ora vanno via i cervelli, persone di qualità, quelli che contribuiranno alla rinascita di queste zone”. Il problema fondamentale è appunto quello della viabilità: “L’artigianato, il turismo, ma anche il turismo religioso. Queste sono le questioni pregnanti, che senza una viabilità decente non è possibile affrontare. E proprio per questo prenderemo impegni con la Provincia di Foggia sul potenziamento della SS90, che sarà riaperta al transito al massimo tra venti giorni”. Un Sibilia pimpante, deciso, che ha dimostrato attaccamento al territorio: “Siamo fortemente motivati per portare a termine questi impegni. La mia presenza qui non è una presenza e basta, ma ogniqualvolta che vorrete sarò qui. Sono abituato a essere sul territorio, questo è il mio modo di fare politica: dare risposte. Non prendo impegni che non posso rispettare. L’impegno che prendo è di essere presente, vicino al territorio. Quello che potremo fare lo faremo. Questa zona ha tanta voglia di rialzarsi. Uscire da un isolamento che viene da anni e anni”. Discorso frana: “Nel 2006 in qualità di consigliere regionale interrogai l’assessore all’ambiente in diretta tv, con un question time. Ebbi una risposta evasiva e si sono verificate le conseguenze che avevo previsto.
Fino a quando la Protezione Civile ha deciso di riprendere in mano la situazione e va a loro tutta la mia gratitudine. Se non ci fosse stata la chiusura della ferrovia saremmo ancora qui a parlare della frana. Apprezzamento al DPC e ai giovani, che hanno posto all’attenzione dell’amministrazione provinciale una problematica: cosa bisogna fare per un contributo fattivo a queste zone? Bisogna creare un collegamento con le istituzioni sovraprovinciali. Sono stato critico e chiaro con Caldoro. La mia parte politica è stata danneggiata da una mancata presenza nel governo regionale di un rappresentante del nostro territorio”.

– GIUSEPPE ANDREANO, SINDACO DI MONTAGUTO: “TANTI PROBLEMI, MA IL MAGGIOR CRUCCIO E’ LA STRADA”
– I maggiori problemi del territorio sono quelli relativi ai giovani e agli anziani, ma soprattutto quello della viabilità. Adesso è il nostro maggior cruccio – ha affermato -. Partiamo proprio da questa problematica. I nostri problemi sono iniziati da quando la costruzione del casello autostradale di Grottaminarda ci tagliò fuori. Adesso la frana ha contribuito, con la chiusura della SS90.

– ANTONIO VOLPE, CONSIGLIERE PROVINCIALE – “INCONTRI CON ISTITUZIONI PROVINCIALI E REGIONALI, BISOGNA RIPARTIRE DAI GIOVANI”
Siamo al collasso. Non vogliamo lamentarci ma costruire il nostro futuro, insieme a chi è sensibile a queste problematiche. I problemi sono sotto gli occhi di tutti, non ci interessano contributi a pioggia. Ci serve l’opportunità per andare avanti. Ci interessa il beneventano e la regione Puglia, Foggia. Se diamo l’opportunità ai foggiani di venire sul nostro territorio, senz’altro avremo un aumento del nostro patrimonio immobiliare, al crollo al giorno d’oggi. Gli imprenditori potranno poi organizzarsi per far rivivere questa valle. Occorre far venire più persone possibile.
La SS90 sono 60 anni che è ferma e non si interviene. Insieme ai nostri sindaci possiamo costruire qualcosa di serio. Chiediamo che il presidente prenda contatto con la provincia di Foggia. Si stabilisca un rapporto con Regione Campania e Puglia per studio di fattivbilità su SS90. Bisogna accorciare i tempi e renderla più sicura. Proprio la cattiva viabilità è una causa dei nostri disagi. Questa è una delle richieste che andiamo a fare. Possiamo già stabilire dei tempi e rivederci con istituzioni regionali pugliesi e campane.
E perché no, interpellare anche il goberno centrale, interessare il Ministero delle Infrastrutture per la SS90. Abbiamo un P.i.p. sul quale dobbiamo incentivare le attività, creando , sgravi, soluzioni idonee per attirare persone a venire da noi. Studio di fattibilità, rilancio P.i.p., iniziative che possiamo impegnarci e portare avanti. E perché non pensare a un progetto pilota su comunicazione e informazione a Montaguto? Qui si lavora a stento, senza Adsl. Questo è un altro isolamento che dobbiamo vincere. Dobbiamo pensare in glocal, guardare locale e vedere in modo globale. Entriamo nel vivo: problema serio è che le attività commerciali sono allo stremo. Non si riesce a pagare le tasse perché non ci sono entrate. La soluzione per ora non c’è, ma solleviamo il problema. Qui c’è tutto, dobbiamo creare insieme un progetto che possa risollevare le sorti di questa comunità.

– GIUSEPPE STISCIA, CONSIGLIERE PROVINCIALE – “AMMINISTRATORI DISTRATTI IN PASSATO”
Montaguto non è stato mai dimenticato da questa maggioranza. Già un mese fa facemmo un incontro ad Ariano Irpino. Queste problematiche le sollevai nel 94, quando mi dibattei per la realizzazione del doppio binario che per il potenziamento della viabilità. Nel 2001, quando Berlusconi divenne Presidente, l’onorevole Mazzoni mi chiese quali grandi opere potessero essere favorevoli all’Irpinia. Raddoppio binario e potenziamento viabilità della 90, 90 bis e della Caianello. Siamo stati distratti, come amministratori, forse anche ingenui. Abbiamo fatto occupare i nostri territori senza dare occupazione ai nostri cittadini. Ad esempio, i parchi eolici: i proprietari terrieri ci hanno guadagnato solo pochi euro. Alle comunità non è rimasto nulla, e dunque le scelte sbagliate del passato non dobbiamo ripeterle. Non bisogna svendere il nostro territorio.

– ORESTE CIASULLO, SINDACO DI SAVIGNANO: “QUALE SARA’ IL FUTURO DELLA NOSTRA AREA?”
Da tempo si è dibattuto sul futuro di quest’area. Che cosa vogliamo fare di questo territorio? Quale analisi socio-economica affrontare per poter capire cosa fare. Negli ultimi cinque o sei anni abbiamo avuto danni enormi. Aldo Moro sostava nelle nostre zone per arrivare dalla Puglia a Roma. Poi l’autostrada ci ha tagliato fuori e quest’area è stata depauperata. Ristoranti, mobilifici, bar hanno subtà montana. Tutte le altre sono morte, altre in agonia. La frana è l’ultimo la mannaia di questa situazione critica. Ultima, la localizzazione di una discarica al servizio prima regionale e poi provinciale che ha dato una mano a quella di Difesa Grande. E poi la natura, con la frana, che però ci ha dato quasi una scossa.
Potremmo capovolgerla in positivo. Senza frana e senza rifiuti quest’area non sarebbe stata conosciuta. Cosa si vuol fare di questo territorio? L’appello è quello di sperare che la ruota giri. Altrimenti bisognerà vedere disabitati i nostri paesi? Non ci sono prospettive. Noi vogliamo dare una speranza e credo che l’avzione proinciale potrà darci una mano e dire alla regione che c’è un’area di cui tener conto, che è stata mortificata per troppo tempo.

– BARTOLO ZOCCANO, SINDACO DI GRECI – “PAGHIAMO L’ISOLAMENTO E L’ARIANOCENTRISMO”
Siamo stati per lungo tempo abbandonati. Se anche la Comunità montana dovesse essere cancellata potremmo essere abbandonati anche in tal senso. E’ l’unico ente che riesce a dare un po’ di occupazione. La sciagurata decisione del governo e della Regione Campania sarebbe l’ultima iattura. Noi sindaci lavoriamo molto in sinergia, abbiamo avanzato alcune proposte per lo sviluppo della nostra area. Non vogliamo morire. Vogliamo che le istituzioni tengano conto del nostro territorio, che continua a essere penalizzato, anche per quanto concerne l’isolamento. Perdiamo tanto in forze umane.
Non c’è nessuna occupazione, l’unica finora era la Comunità montana. Noi non demordiamo, ci stiamo muovendo con proposte serie nel piano provinciale di coordinamento. Mi sembra che Ariano abbandoni questa zona per andare verso Grottaminarda. Facciamo lotta comune insieme. Guardate anche alla nostra area. Ariano è il centro maggiore e dovrebbe coordinare tutte le attività anche della Valle del Cervaro.

– GIOVAMBATTISTA CAPOZZI – Consigliere provinciale di Casalbore – “SFRUTTARE IL TURISMO E IL TURISMO RELIGIOSO”
La nostra richiesta al presidente è di provvedere in tempi rapidi a fare progettualità onde evitare che a seguito del raddoppio del binario i nostri territori vengano nuovamente isolati. Unire le zone industriali sul versante del foggiano con Camporeale e quello di Ariano con Benevento. Viabilità accessibile. Occorre pensare al turismo e al turismo religioso, visto che il nostro territorio è l’asse tra San Giovanni Rotondo e Pietrelcina. E’ l’unico modo per portare persone sul nostro territorio.

– CARLO PIZZILLO, SINDACO DI CASALBORE: “SIAMO DISTANTI DALL’UFITA”
Questo è un incontro innovativo, non c’è che dire. Non proseguo con il grido di dolore, perché sarebbe una ripetizione. Qualche riflessione: la situazione che viviamo oggi non è nata dalla frana né è casuale. Frutto di quello che la cattiva politica ha prodotto negli ultimi 20 o 30 anni. Territorio saccheggiato dai nostri rappresentanti, forse distratti. Non hanno guardato a quest’area nella sua interezza. Non tenuto conto degli interessi della comunità. Dobbiamo immaginare il futuro di questi territori. Progetto comune, più volte ho chiesto di uscire dalla logica del campanile. Per venire qua ci ho messo quaranta minuti. Questo significa attraversare un territorio in pianura padana che ti porta da Milano e Torino. Questo passa attraverso l’AMMAGLIAMENTO. Valle dell’Ufita al centro di ogni investimento.
E’ anche logico. Chiediamo alla provincia e alla regione di permetterci almeno di arrivare in tempi rapidi in valle ufita. Avere opposizione e maggioranza è un momento importante. Gli steccati in questo momento sono venuti meno. Spesso questi stessi steccati sembrano artificiosi e labili e anche i rappresentanti politici si chiedono da che parte stanno.

– DOMENICO GAMBACORTA, ASSESSORE PROVINCIALE ALL’AMBIENTE: “I PROBLEMI DEL TERRITORIO SONO LEGATI ANCHE ALL’AMBIENTE”
Voglio parlare di due cose. La prima riguarda l’ambiente, e precisamente la discarica, l’abbiamo osteggiata ma è stata imposta per decreto legge. La seconda sul territorio, la terza con Sant’Arcangelo. E’ una discarica da 1500 tonnellate al giorno, che oggi sono diventati 250 ma serve solo i comuni irpini, con una piccola solidarietà a Salerno. Questo nasce anche da rapporti personali che Sibilia è riuscito ad avere col presidente Berlusconi e con Bertolaso. Altrimenti i tempi della provincializzazione si sarebbero allungati fino a dicembre. Si chiuderà quando avrà ottenuto 300mila metri cubi e sarà una discarica solo della provincia. Continuano i controlli della Provincia per materiali non desiderati.
Il secondo punto riguarda l’energia alternativa: la Provincia da gennaio ha la titolarità delle autorizzazioni sotto il megawatt delle energie alternative. Abbiamo lavorato con le associazioni per far capire che anche il mini eolico e le biomasse potrebbero essere occasioni per i comuni di incremento del reddito. Spero che la proposta di Stiscia sia oggetto di riflessione. Su queste due cose la Provincia è pronta a un confronto con i sindaci. Se possiamo, cercheremo di garantire un reddito ai comuni.

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