Romano boccia il bilancio della Provincia

Nel Consiglio Provinciale riunitosi ieri è emerso ancora una volta l’improvvisazione e la mancanza di progettualità politica che questa maggioranza vive all’interno di palazzo Caracciolo. Lo dice il vice presidente dell’assise Fernando Romano. “Il bilancio di previsione annuale – continua – doveva rappresentare il fondamentale documento contabile in cui l’ amministrazione doveva caratterizzarsi nel suo disegno politico, attraverso la propria programmazione con particolare riferimento,ai bisogni dei territori, dei cittadini,attraverso progettualità che dovevano contribuire alla crescita economica della nostra Provincia. Così come evidenziato nell’intervento all’interno del consesso provinciale tale bilancio di previsione annuale,poteva disegnare proprio in un momento particolare come quello che stiamo attraversando, la vera svolta per poter fare ripartire l’economia nella nostra provincia. La previsione di bilancio che prevede una entrata,di euro 117.442.582,99,detratte le spese correnti e in conto capitale, poteva rappresentare un volano per la ripartenza di due fasi sostanziali,il lavoro,le imprese,il tutto doveva avvenire attraverso una programmazione organica calata non nella generalità ma nel contesto provinciale. Guidare i processi di crescita e non condividerne solo le difficoltà rappresenta l’ambizione e la forza di chi ha idee e voglia di far crescere questa provincia,non si può pensare che si possa governare a colpi di maggioranza,l’esempio classico è dato dalla bocciatura dei miei emendamenti dove organicità degli stessi rappresentava l’interessi dell’intera provincia; e non del singolo collegio elettorale(vedesi emendamenti maggioranza).Gli stessi emendamenti tenevano in considerazione una politica a salvaguardia della famiglia,in particolare è stato respinto un emendamento che si proponeva di stanziare per la biblioteca provinciale la somma irrisoria di euro 20.000,00 da utilizzare, per l’acquisto di testi universitari da metterli a disposizione del dirigente del settore. Tale somma veniva decurtata dalla voce del settore turistico che prevedeva euro 50.000,00 per incarichi professionali esterni. Quanto si è verificato,accresce in un giovane come me, un senso di tristezza per chi ha creduto e crede in una provincia migliore”.

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