Riva Destra, Fiore: “Riesumazione defunta AN è grottesca”

Di seguito vi proponiamo la nota a firma di Edoardo Fiore, responsabile provinciale di Riva Destra: “È sempre meglio che l’acqua scorra. quella stagnante è putrida. Quando è impetuosa produce energia. È di energia che c’è bisogno a destra. Non si resuscitano i morti. Tantomeno da parte di chi li ha uccisi. Il tentativo, tra il patetico ed il grottesco, di riesumare la defunta Alleanza Nazionale da parte di chi l’ha affossata appare sempre di più il tentativo di perpetuare benefici e prebende di …

Di seguito vi proponiamo la nota a firma di Edoardo Fiore, responsabile provinciale di Riva Destra: “È sempre meglio che l’acqua scorra. quella stagnante è putrida. Quando è impetuosa produce energia. È di energia che c’è bisogno a destra. Non si resuscitano i morti. Tantomeno da parte di chi li ha uccisi. Il tentativo, tra il patetico ed il grottesco, di riesumare la defunta Alleanza Nazionale da parte di chi l’ha affossata appare sempre di più il tentativo di perpetuare benefici e prebende di una vecchia classe dirigente mai sazia, che, se avesse davvero a cuore le sorti della destra politica, dovrebbe farsi dignitosamente da parte.
E’ quindi anche una questione di facce. Di facce nuove. Questa destra in coma ha bisogno disperato di nuove facce, pulite. Ma questa è una destra che non sa cambiare. Che rifiuta di cambiare. E’ un nonsenso quel che sta accadendo a destra. Anzi, quel che non sta accadendo. La mancanza non solo di capacità di analisi. La mancanza di comprendere quanto sia urgente il ricambio. Anche generazionale. Una mancanza di umiltà che un gruppo dirigente – ieri fortunato e vincente oltre i suoi meriti e oggi superato e sconfitto per aver fallito al momento della prova – avrebbe dovuto possedere.
Invece, molti dei protagonisti della stagione che fu, sono ancora li. Sperando nell’eterna possibilità di un riciclo. E provano a riorganizzarsi. Per perpetuare le loro poltrone. Dopo aver sbagliato tutto. Ma di quelle facce non se ne può più. La destra si unisce si con le idee e i programmi, ma soprattutto con i leader. Serve una nuova classe dirigente politica: va ricercata e valorizzata. C’è tanta gente che ha dimostrato le proprie qualità nei fatti”.

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