“Riprendiamoci il territorio”, domani incontro Prc a Grottaminarda

Domani, martedì 18 febbraio, a Grottaminarda, al Castello d’Aquino, a partire dalle ore 17, si terrà un incontro dal titolo “Riprendiamoci il territorio”. Intervengono: Coordinamento Irpinia No Triv, Comitato No Triv Sannio, Coordinamento No Triv Basilicata, Comitato No Triv Abruzzo, Comitato di lotta, ex operai Isochimica, CO.CI.B.IS (Rione Ferrovia, Avellino), Comitato Stop Eolico Selvaggio, Fiume in Piena (Terra dei Fuochi). Concluderà: Rosa Rinaldi, Responsabile nazionale ambiente PRC-SE.
“Le questioni ambientali sono alla base delle contraddizioni capitale, lavoro, salute”. Così in una nota il segretario provinciale del Prc-Fds Tony Della Pia. “Il sistema capitalistico attraverso il neoliberismo, in nome del profitto, ha prodotto diseguaglianza sociale e un pericoloso squilibrio dell’ecosistema. Le ecomafie in combutta con poteri economico/finanziari, pseudo imprenditori e una classe politica corrotta, per decenni hanno curato il loro interessi provocando conseguenze devastanti a danno dei territori e delle popolazioni, derivanti da un’inefficace gestione dei rifiuti, dallo smaltimento illecito di sostanze tossico/nocive e da un utilizzo spregiudicato del territorio sovente, violentato con grandi opere inutili.
Dopo il fallimento del modello di sviluppo post – terremoto che nei fatti ha generato desertificazione produttiva e la migrazione di intere generazione i predatori tentano di trasformare l’Irpinia e le aree interne del mezzogiorno in colonie ove coltivare i loro loschi affari proponendo estrazioni petrolifere oltre che centrali elettriche e, rendendo possibili opportunità come le energie alternative in ulteriori fonti di guadagno per la criminalità organizzata, infatti, l’eolico installato selvaggiamente lungo l’Appennino centro/meridionale è oggetto d’inchiesta della magistratura.
Il nuovo protagonismo sociale che tenta d’organizzarsi nei tanti comitati spontanei, oltre a dimostrare che esistono menti vive e pensanti indisposte ad accettare ulteriori soprusi prova che è possibile, qui ed ora, riscrivere la storia opponendosi alla regressione, rivendicando un nuovo modello di sviluppo ecocompatibile ed adeguato alle opportunità offerte da un territorio ricco di risorse, occorre cimentarsi perché la massa critica cresca epurata da un ambientalismo sterile e provinciale che nella sua inconsistente pratica sovente risulta essere servile al sistema, per queste ragioni, lavorando pancia a terra intendiamo sforzarci al fianco di quanti si battono per i beni comuni, una gestione democratica del territorio, la bonifica partecipata delle aree contaminate, la tutela della salute dei lavoratori e delle popolazioni vittime dell’inquinamento. Noi siamo convinti che per vincere occorra unire le energie e socializzare le esperienze e proponiamo di discuterne”, conclude Della Pia

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