Primo Maggio, anche il Pcl alla manifestazione di Grottaminarda

Il Coordinamento provinciale del Partito Comunista dei Lavoratori di Avellino parteciperà con una delegazione al corteo, che si terrà domani 1 Maggio a Grottaminarda. “La festa del LAVORO che non c’è, del lavoro precario, di quello sottopagato, di quello poco sicuro o addirittura nocivo alla salute, in quest’occasione riveste un importanza particolare, proprio perché il governo tecnocratico dei banchieri, sostenuto in parlamento dal partito unico Pd-Pdl ha e sta sferrando un duro attacco ai lavoratori”. E’ quanto afferma Benny Petracca, coordinatore provinciale del Partito Comunista dei Lavoratori.
“La parola d’ordine è economizzare, ridurre, tagliare, trasferire al di fuori dall’Italia le produzioni dei prodotti, che vengono però venduti successivamente agli stessi Italiani, che sono stati licenziati dalla medesima fabbrica. Il governo pro banche e pro casta, non certo di salute pubblica, grazie all’appoggio smisurato del Presidente della Repubblica e del suo partito di riferimento il Pd, ha messo il silenziatore alla protesta grazie alla catena di trasmissione del medesimo partito e a quella sindacale con poche eccezioni. Aderiamo quindi a questo primo Maggio di protesta e di lotta, – prosegue Petracca – ma con la nostra piattaforma politica: comunista rivoluzionaria ed alternativa al sistema capitalistico dominante, che sebbene profondamente in crisi e vicina ormai al tracollo, sferra l’ennesimo attacco ai lavoratori ed al popolo tutto. Cogliamo anche l’occasione infine di lanciare l’ennesimo appello a tutte le forze comuniste o che si definiscono tali a tagliare il cordone ombelicale col Partito Democratico e di suoi alleati, che hanno permesso e appoggiato questa macelleria sociale con la loro parola d’ordine: Si salvino le Banche, si affami il popolo Questa loro volontà sembra essere confermata dall’allargamento della platea dei poveri e di quelli in difficoltà, dimostrata anche dai numerosi suicidi tra piccoli imprenditori. Non ci si può definire comunisti e contemporaneamente appoggiare elettoralmente il Pd e poi partecipare successivamente a maggioranze politiche con lo stesso”, conclude Petracca.

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