Prc: c’è bisogno della nostra presenza in Regione

Prc: c’è bisogno della nostra presenza in Regione
“Una campagna elettorale all’insegna della distinzione tra la politica nuova e quella riciclata, contro quella politica che ha ridotto l’Italia ad una miseria di immoralità, dove la destra parla di libertà e democrazia quando il loro è in realtà semplice libertinaggio atto a creare leggi ad personam…

Prc: c’è bisogno della nostra presenza in Regione

“Una campagna elettorale all’insegna della distinzione tra la politica nuova e quella riciclata, contro quella politica che ha ridotto l’Italia ad una miseria di immoralità, dove la destra parla di libertà e democrazia quando il loro è in realtà semplice libertinaggio atto a creare leggi ad personam utili solo per proteggere pochi a sfavore di quei molti che nella nostra nazione e in Campania stessa si vedono sovrastati da chi gestisce un potere che poco ha a che fare con le democrazie europee. Una destra che parla di legalità mentre conta tra le sue fila indagati, collusi con le mafie o presunti tali, al punto che il coordinatore del Pdl di questa regione, Cosentino, è stato escluso dalla candidatura a presidente perché raggiunto da un mandato di carcerazione”. Lo afferma Rossella Iacobucci, candidata al consiglio regionale. ”Una destra che – aggiunge la Iacobucci – parla di lavoro ed intanto oltre a non aver fatto niente per i lavoratori mette mano ai fondi pensionistici e aggira l’art. 18, e dall’opposizione non ci si può aspettare molto di più visto che De Luca si definisce esponente della destra europea mentre dichiara di ammirare Berlusconi perché lo ritiene un uomo privo di doppiezze”.
Dello stesso parere il candidato presidente per la Federazione della Sinistra Paolo Ferrero, ormai al suo sesto giorno di sciopero della fame in protesta alle modifiche all’art.18 che “porteranno alla demolizione di leggi e contratti di categoria nazionale, togliendo ai lavoratori le ultime difese rimaste, rendendoli maggiormente ricattabili. Di fronte a queste scelte la cosa peggiore da riscontrare è proprio il silenzio da parte degli organi di stampa e Cisl e Uil che aspirano ad entrare nelle commissioni di arbitrariato. “La politica italiana è composta da una destra eversiva – continua il segretario nazionale Prc – con tendenze fascistoidi e un centrosinistra liberale che nulla ha a che vedere con una sinistra attenta ai lavoratori, ma somiglia sempre di più alla peggiore vecchia Dc. Al centro degli interventi la questione morale che sembra cara solo alla Federazione al momento attuale, così come tante sono le istanze di cui solo questo partito si è fatto portavoce negli anni e che oggi sono state ignorate a causa dell’assenza dal parlamento, perciò c’è bisogno della nostra presenza in regione perché dai territori esse possano arrivare alle orecchie di chi non deve detenere il potere solo a scopo personale, ma deve occuparsi dei problemi reali della gente visto che questo è lo scopo della politica nell’accezione più pura del termine”.

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