Petrolio, Nappi risponde a Comitato No Triv

“Diversi mesi fa, quando in pochi si occupavano di petrolio e di trivellazioni, ho presentato una proposta di legge che punta a modificare sostanzialmente la procedura di valutazione di impatto ambientale. Continuo a ritenere che, al di là delle belle parole prodotte in questo ultimo periodo, l’approvazione di questa proposta, insieme alla impugnazione in sede di Corte Costituzionale dello ‘Sblocca Italia’, sia la strada migliore da seguire per ottenere l’esclusione dell’Irpinia dalle attività d…

“Diversi mesi fa, quando in pochi si occupavano di petrolio e di trivellazioni, ho presentato una proposta di legge che punta a modificare sostanzialmente la procedura di valutazione di impatto ambientale. Continuo a ritenere che, al di là delle belle parole prodotte in questo ultimo periodo, l’approvazione di questa proposta, insieme alla impugnazione in sede di Corte Costituzionale dello ‘Sblocca Italia’, sia la strada migliore da seguire per ottenere l’esclusione dell’Irpinia dalle attività di ricerca di idrocarburi.” Lo afferma Sergio Nappi, consigliere regionale di Forza Italia.
“Tuttavia – fa sapere Nappi – accolgo volentieri l’invito del Comitato No Triv e presenterò una richiesta di convocazione della Commissione ambiente per un approfondimento sul tema, alla luce delle integrazioni presentate al progetto Gesualdo 1, ora all’esame della Commissione di valutazione dell’impatto ambientale. Vale la pena ricordare, però, che detta Commissione opera in maniera del tutto autonoma dal potere politico e che né Giunta né Consiglio regionale possono incidere sulle sue valutazioni.”
“Una condizione, questa, che – aggiunge l’esponente di Forza Italia – ribadisco essere inadeguata a valutare l’impatto ambientale su un territorio peculiare come quello irpino e campano. Non a caso ho presentato un’apposita proposta di legge che, se approvata, consentirebbe al potere politico di incidere sulle decisioni della Commissione Via, facendo pesare sulle sue valutazioni anche altri aspetti di tipo non solo tecnico. Penso alla vocazione del territorio, alle produzioni tipiche che lo caratterizzano e, nel caso dell’Irpinia, al patrimonio idrico del quale beneficiano più regioni italiane. In ogni caso, le competenze regionali vanno considerate nella loro marginalità; condizione, questa, determinata dall’articolo 38 dello Sblocca Italia e le modifiche intervenute con la legge di stabilità.”
“Sul piano nazionale devono essere i parlamentari, specie di maggioranza, ad agire sul Governo per sottrarre l’Irpinia dai territori oggetto delle attività di ricerca di idrocarburi. Non mancherò, in ogni caso, di sollecitare il Presidente Caldoro affinché perseveri nella meritoria attività di persuasione che ha fin qui esercitato sul Governo centrale”, chiude Nappi.

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