Pd, il segretario De Blasio sulla vicenda Asi

AVELLINO – Ecco la nota a firma del segretario provinciale del Pd di Avellino, Carmine De Blasio, in merito alla vicenda Asi. “Per oltre un anno e mezzo il presidente dell’Asi, Giulio Belmonte, ha sollecitato i sindaci del partito democratico a condividere la difficile gestione dell’ente attraverso un percorso di corresponsabilità istituzionale. La discussione dentro il Pd è stata lunga e approfondita fino ad arrivare alla definizione, nel febbraio scorso, di una serie di condizioni polit…

AVELLINO – Ecco la nota a firma del segretario provinciale del Pd di Avellino, Carmine De Blasio, in merito alla vicenda Asi. “Per oltre un anno e mezzo il presidente dell’Asi, Giulio Belmonte, ha sollecitato i sindaci del partito democratico a condividere la difficile gestione dell’ente attraverso un percorso di corresponsabilità istituzionale. La discussione dentro il Pd è stata lunga e approfondita fino ad arrivare alla definizione, nel febbraio scorso, di una serie di condizioni politico – amministrative da concretizzare presso l’ente di via Capozzi. Sul piano strettamente politico il governo di quell’ente rifletteva un accordo di centrodestra, già consolidato su altri livelli, come quello regionale. Dunque per favorire la soluzione istituzionale proposta, occorreva far saltare lo schema politico di centro destra (Udc e FI). Di questo erano fermamente convinti tutti i sindaci Pd. Inoltre si trattava di adottare una logica di semplificazione e di razionalizzazione a cominciare dal numero dei componenti il consiglio direttivo realizzando, proprio su impulso del Pd, una significativa riduzione. Ma il vero banco di prova per dimostrare la sincera determinazione ad avviare il percorso istituzionale erano le dimissioni protocollate dei precedenti consiglieri. Soltanto in presenza di tutti questi passaggi e nella chiarezza delle posizioni, i sindaci del Pd avrebbero valutato definitivamente la possibilità di accogliere la proposta di Belmonte per il percorso istituzionale. Eppure, già allora si pose il problema del coinvolgimento di tutte le rappresentanze, come sanno e ricorderanno tutti i primi cittadini, e non solo quelli del Pd. Fu spiegato che siccome la rappresentanza della regione Campania (il componente nominato dalla Giunta Caldoro) rispondeva ad una appartenenza politica di centrodestra ( e parliamo del prima elezioni regionali) con l’ingresso dei rappresentati del Pd si completava la cornice istituzionale. Per la verità, già allora questa spiegazione non convinse gli amministratori del centrodestra (che si mossero distribuendo i propri voti nel tentativo di creare problemi al Pd). Tuttavia si andò avanti e tutti i sindaci del Pd, nessuno escluso, votarono a favore. Oggi, a distanza di qualche mese dovendo procedere alla sostituzione di un componente del consiglio direttivo le domande sono: Cosa è cambiato? Non è resistito il contesto istituzionale di febbraio scorso? Non resta forse ancora il rappresentante del centrodestra in carica a spiegare la presenza di tutte le forze politiche rappresentate? È vero che quella rappresentanza deriva dalla giunta regionale che nel frattempo è cambiata ed è passata al centrosinistra. Ma quando il Consiglio regionale, ancora prima di palazzo Santa Lucia, si occuperà dello statuto Asi, tutti sanno che l’intero assetto di governo sarà azzerato. A quel punto, auspichiamo, possano esistere le condizioni politiche e di rappresentanza entro l’ente per aprire una fase nuova e non più dettata dall’emergenza istituzionale. Ora, tale ricostruzione si è resa necessaria per stoppare parole a vanvera. Almeno ci auguriamo. Per chiarire la decisione democraticamente assunta dai sindaci del partito democratico che si sono riuniti più volte per definire questo passaggio politico e soprattutto nella coerenza delle scelte già compiute evitare paradossali contraddizioni. La segreteria provinciale del Pd, come a febbraio scorso, ha sostenuto il ragionamento dei sindaci e ha condiviso il percorso istituzionale tracciato. Certo, è importante ribadirlo, si attende che complessivamente la discussione si sposti sul tavolo politico e dei partiti. Perché siamo assolutamente d’accordo con i sindaci e i dirigenti che ritengono maturo il tempo di affrontare in termini politici la questione delle alleanze, cioè del rapporto tra i partiti che hanno rappresentanze tra i sindaci e che si riconoscono nel centrosinistra. A tale scopo, solleciteremo convintamente il Pd della Campania a porre all’ordine del giorno del dibattito interno il tema delle alleanze tra i partiti di centro sinistra. Siamo convinti che debba partire da Napoli questa discussione anche per non ritrovarci sconfessati dai fatti e dalle scelte che ai livelli superiori di partito e di governo si intenderanno assumere nella logica dei rapporti tra le forze di centrosinistra. Si fa, infine notare che il segretario provinciale non abbia voluto accogliere la richiesta di un vertice di maggioranza a via Tagliamento. Ed è vero. Perché già in Direzione provinciale si è avuto modo di rappresentare che una fase completamente nuova andava inaugurata per il Pd irpino. Tutti lo chiedevano (aprire il partito, no alle vecchie logiche, ecc) ebbene lo abbiamo fatto e lo stiamo facendo. E soprattutto, siamo convinti di continuarlo a fare con il contributo e la collaborazione di tutti coloro che ci vorranno essere, indistintamente, in questo secondo tempo della segreteria provinciale”.

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