Paris: “Superare dimissioni Foti per pensare al bene della città”

“Le dimissioni di Paolo Foti da Sindaco di Avellino, per quanto umanamente comprensibile sia l’amarezza per il risultato delle elezioni provinciali e per le circostanze in cui esso è maturato, sono una scelta da superare rapidamente, recuperando quale riferimento al nostro agire politico l’interesse della città ad essere governata nel modo migliore”. E’ quanto sostiene Valentina Paris, responsabile nazionale Pd Enti locali. …

“Le dimissioni di Paolo Foti da Sindaco di Avellino, per quanto umanamente comprensibile sia l’amarezza per il risultato delle elezioni provinciali e per le circostanze in cui esso è maturato, sono una scelta da superare rapidamente, recuperando quale riferimento al nostro agire politico l’interesse della città ad essere governata nel modo migliore”. E’ quanto sostiene Valentina Paris, responsabile nazionale Pd Enti locali.
“In questa vicenda, in cui appare difficile trovare chi non abbia un qualcosa che gli si possa rimproverare, non serve al PD un gruppo dirigente che si dilania nelle recriminazioni e nella scambievole attribuzione delle responsabilità di questa grave sconfitta. Non è il momento delle accuse e degli insulti, di ragionamenti che approfondiscano i solchi, ma è, al contrario, quello per tentare una comune ricerca delle errate valutazioni politiche che sono sempre la ragione prima di ogni risultato elettorale insoddisfacente. Ciò di cui ora abbiamo bisogno sono decisioni forti per scrollarci da dosso l’immagine di un partito rissoso, autoreferenziale, piegato su se stesso e sulle proprie vicende interne.
Lo sfondo che sembriamo aver perso di vista contiene i problemi gravi del Paese, ancora lontani dall’essere risolti, e la difficile azione di governo in cui siamo impegnati. E rischiamo di perdere di vista come la verifica elettorale imminente del rinnovo dei consigli regionali possa presentare difficoltà ben maggiori di quelli che il nostro ottimismo è portato a considerare. Se questa scelta a cui mi sento di richiamare tutti noi è una scelta saggia riferita al gruppo dirigente del partito, è una scelta obbligata se riferita al governo della città capoluogo ed è l’unica che corrisponda alle responsabilità che, con Foti, abbiamo assunto con la società avellinese.
Il Comune – prosegue la Paris – non può essere né il luogo di esasperate scorribande correntizie di congressi mai conclusi, né il terreno di posizionamenti personali in vista di scadenze elettorali: è il luogo che va sottratto alle logiche autoreferenziali di partito e di applicazione di ambizioni personali persino legittime, va riportato ad essere la sede delle scelte per la soluzione dei problemi della gente, se non vogliamo che Foti ed il PD vengano meno al contratto sancito con gli elettori.
Possiamo chiamare ciò che mi sento di proporre, se qualcuno ritiene, anche “tregua”: una salutare dismissione delle armi dello scontro preconcetto, di accantonamento dei personalismi, sottraendo la sede del governo locale alle ripercussioni sia del confronto esasperato nel partito che delle pressioni per usarlo in funzioni di personali posizionamenti.
Foti ha scelto a suo tempo la sua giunta; lo ha fatto in piena autonomia ed avendo valutato di aver scelto le migliori competenze a sua disposizione. Questa giunta non è stata messa in condizioni di governare per ragioni che se ora non possiamo rimuovere definitivamente, possiamo ben accantonare. Occorre farlo, impegnando il Consiglio Comunale, la Giunta, il Sindaco unicamente sulle cose da fare. Ciò che serve è recuperare un rapporto con la città che per nostra responsabilità comune si è andato lacerando. Serve anche rilanciare più in generale la nostra funzione di governo dentro la fase costituenda della nuova Provincia, superando la difficoltà attuale. Ci sarà il tempo ed il modo, dopo un lasso ragionevole di tempo dedicato unicamente a questo lavoro, per riflettere sul modo migliore di utilizzare le nostre forze e procedere anche ad adeguamenti, che, allora, tutti potranno avvertire come unicamente finalizzati ad un miglior funzionamento della amministrazione”, conclude.

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