Manovra, D’Andrea: “Monti ha risparmiato i ricchi del Paese”

“Il 10% degli italiani, quello che possiede oltre il 50% delle ricchezze nazionali, ringrazia il Prof. Monti; la sua manovra economica, la prima dopo le tante “tremontiane”, non fa eccezione, e li ha risparmiati. L’altro 90%, il restante, cioè quello che possiede il resto, equivalente a meno della metà delle ricchezze nazionali, non credo coltivi gli stessi sentimenti verso il Professore, e pure non credo sia rimasto molto commosso dalle lacrime della sua Ministra, sgorgate, forse, per l’empatica condivisione con quelle dei cittadini più deboli. Può darsi, però, malgrado tutto, che molti abbiano anche apprezzato l’atto, essendo noto che il cuore degli umili, allenato alle privazioni, sa essere generoso fin tanto da giustificare altrui sofferenze, spesso allontanandosi dalle proprie”. E’ quanto sostiene Aldo D’Andrea, esponente dell Idv irpino.
“Berlusconi, Casini, Fini, nel sostenere il governo Monti, hanno di fatto ricostruito il già provato “attacco a tre punte” della campagna elettorale del 2006, e, come un sol uomo, questa volta sono riusciti nell’intento di salassare ulteriormente le fasce meno abbienti, e a non “urtare” quelle forti, affinché queste possano impunemente continuare a scorazzare nel nostro paradiso fiscale, l’Italia, tanto tollerante, comprensivo e rispettoso dei loro patrimoni. Già; con menzogne, si sta tentando di far passare che l’introduzione della patrimoniale porti alla recessione e ad una forma di…impoverimento generale(sic), e, allora, nell’intento di evitare “guai peggiori”, fa obbligo e giusta conseguenza che si continui a tosare lo stesso mite gregge. Tutto per la mannaia dell’emergenza economica, di cui si nasconde che questa destra, e solo essa, è responsabile.
Detto ciò, il Partito Democratico, parte indispensabile del triumvirato PDL e Terzo Polo, cioè insieme a Berlusconi, Fini e Casini, batta un colpo, e che si oda forte e chiaro. Dovrebbe apparire pleonastico affermare che l’Italia ed il suo popolo hanno diritto alla democrazia compiuta e non ad una sua forma surrettizia, mediata da “tecnici” non eletti dal popolo; da ciò diventa lecito attendersi che in Parlamento, migliorati e digeriti questi ingiusti provvedimenti anticrisi, PD e IDV con forza agiscano in favore del ritorno alle urne al più presto, perché deve restare ovvio ed inconfutabile il diritto degli italiani a scegliersi i governi ed i valori che da esso debbono discenderne.
Occorre che PD ed IDV, presenti in Parlamento, ricordino che tanta gente sta da tempo aspettando di liberarsi dai berlusconismi con il voto, e questa aspirazione, ancor più legittima dopo le macerie prodotte, è condivisa dagli altri partiti di sinistra e da movimenti civici, politici e culturali. Inoltre, il PD, pur sostenendo questo Governo, chiarisca con IDV e SEL innanzitutto ma non solo, se ritiene accettabile che in questo Paese si possa assistere al ritorno di privilegi feudali o tracotanze medievali, se considera sempre preminente contrastare il malaffare, l’evasione fiscale, la criminalità organizzata, come, di converso, se in esso resta il convincimento che l’essenza della buona politica debba essere la riduzione della tassazione sul lavoro, l’investimento su uno sviluppo del Sud-Italia che sia definitivo, e la cancellazione delle privazioni perpetrate dal governo Berlusconi-Bossi. Sono le domande a cui tutto il centrosinistra è chiamato a rispondere, con lucidità e determinazione.
E’ auspicio che quel partito sia convinto, poi, che al momento esso è coscritto dell’abbraccio mortale con PDL e Terzo Polo, essendosi ritagliato il faticoso ruolo del mediano che supporta quel già visto “attacco a tre punte”, dannoso per il Paese e per il suo sviluppo. E’ auspicio che PD, IDV, SEL tornino presto a costituire il nocciolo intorno al quale possano aggregarsi le migliori altre forze politiche presenti nella società italiana; con il senno del poi, storditi dal decennio berlusconiano e dai suoi disastri economici, sociali, etici, per migliori forze, naturalmente, debbono intendersi quelle di centrosinistra”, conclude D’Andrea.

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