M5S, Gallo: “Autori del Mezzogiorno discriminati”

I grandi autori del Mezzogiorno sono discriminati. In qualità di insegnante e membro della Commissione Cultura della Camera, il deputato Luigi Gallo parteciperà all’evento “Sud… Tutta un’altra storia” che si svolgerà venerdì 7 novembre alle 17,30 all’ex Carcere Borbonico di Avellino per illustrare la Risoluzione con la quale il gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle chiede al Ministro dell’Istruzione di riequilibrare “i percorsi di studio e ripristinare la dignità degli autori del Sud”. All…

I grandi autori del Mezzogiorno sono discriminati. In qualità di insegnante e membro della Commissione Cultura della Camera, il deputato Luigi Gallo parteciperà all’evento “Sud… Tutta un’altra storia” che si svolgerà venerdì 7 novembre alle 17,30 all’ex Carcere Borbonico di Avellino per illustrare la Risoluzione con la quale il gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle chiede al Ministro dell’Istruzione di riequilibrare “i percorsi di studio e ripristinare la dignità degli autori del Sud”. All’incontro prenderanno parte anche Pino Aprile, autore di “Terroni” e Paolo Saggese, direttore del Centro di documentazione della poesia del Sud che da quattro anni si batte per la difesa del patrimonio letterario del Mezzogiorno.
Quattro anni fa una commissione ad hoc nominata dall’ex ministro Gelmini aveva stilato la lista degli autori della letteratura italiana da far rientrare nelle indicazioni nazionali di apprendimento. Tra i 17 artisti consigliati soltanto in due, i siciliani Verga e Pirandello, sono originari del meridione. Presente tra l’altro una sola donna, Elsa Morante, mentre vengono a mancare figure di spicco del panorama letterario come Gesualdo Bufalino, Elio Vittorini, Leonardo Sciascia, Domenico Rea, Salvatore Quasimodo, Matilde Serao, Anna Maria Ortes.
Gallo ha lanciato un appello al mondo della cultura partenopea e meridionale, sollecitando “anche i personaggi della cultura e dell’informazione del Paese a farsi portavoce di questo appello per iniziare un percorso che ricostruisca quella frattura che esiste anche dal punto di vista storico e non solo con il Sud”.
Si chiede, inoltre, che dopo l’inserimento degli autori meridionali nei programmi di letteratura, ci si attivi “affinché sia resa disponibile la pubblicazione di appendici separatamente ai testi” e non la ripubblicazione dei libri scolastici, per evitare ulteriori costi a carico delle famiglie.
Durante l’incontro all’ex Carcere Borbonico, la “Comunità per lo sviluppo umano” lancerà una petizione popolare con cui si chiede la revisione dei libri di testo nel racconto dei fenomeni quali quello del brigantaggio, l’introduzione di una giornata della memoria per le stragi del Sud Italia, la richiesta di intitolare piazza e strade ad eccellenze del Sud come Pippo Fava, Giovanni Falcone e Salvatore Quasimodo.

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