Isochimica, Governo chiede ritiro emendamento. De Mita dice NO

«Oggi in Commissione Bilancio, nel corso dell’esame della Legge di Stabilità, il Governo ha chiesto di ritirare tutti gli emendamenti presentati per il riconoscimento del trattamento pensionistico per i lavoratori dell’amianto, fattispecie nella quale rientrano anche gli addetti dell’Isochimica di Avellino, appellandosi ad un generico impegno ad interessarsi della vicenda successivamente. Nonostante questo, non ho inteso ritirare il mio emendamento». Lo dichiara l’onorevole Giuseppe De Mita, dep…

«Oggi in Commissione Bilancio, nel corso dell’esame della Legge di Stabilità, il Governo ha chiesto di ritirare tutti gli emendamenti presentati per il riconoscimento del trattamento pensionistico per i lavoratori dell’amianto, fattispecie nella quale rientrano anche gli addetti dell’Isochimica di Avellino, appellandosi ad un generico impegno ad interessarsi della vicenda successivamente. Nonostante questo, non ho inteso ritirare il mio emendamento». Lo dichiara l’onorevole Giuseppe De Mita, deputato Udc e componente della Commissione Bilancio della Camera.
«Non l’ho ritirato – continua De Mita – prima ancora che in riferimento al merito della questione, per una ragione di serietà nei confronti di persone che finora sono state illuse dal Governo. Inizialmente si è detto che la vicenda poteva essere risolta attraverso un apposito provvedimento legislativo, poi grazie ad un decreto interministeriale e, infine, con un emendamento alla Legge di Stabilità che oggi il Governo invita a ritirare, rinviando sine die una soluzione attesa da anni. Questa è la dimostrazione di poca, pochissima, serietà. Questo è il modo più sciatto e più volgare di affrontare le questioni, promettendo un impegno e poi spostandone di volta in volta i tempi di verifica».
«Quella dei lavoratori è una richiesta sacrosanta – conclude Giuseppe De Mita – Il riconoscimento del trattamento pensionistico rappresenta un impegno non impossibile da portare avanti. Con questa Legge di Stabilità si è riusciti a stabilizzare il bonus degli 80 euro, manovra che impegna diversi miliardi di euro, e non sarebbe stato impossibile trovare le coperture anche per questi lavoratori. Non ho ritirato il mio emendamento perché il Pd si assumesse, come ha fatto, la responsabilità di bocciarlo. Su questa questione sono mancate finora serietà e chiarezza. Non si può continuare a giocare con la disperazione delle persone».

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