Idv, D’Andrea: “Centrodestra al capolinea, è ora di cambiare”

“E’ questo il tempo della nuova tangentopoli, simile a quella, eppure non ad essa precisamente aderente, per una differenza sostanziale: la gente protesta contro l’intero ceto politico. E’ davvero un brutto periodo quello che l’Italia sta vivendo, e ancor più perché le nostre difficoltà interne, stanno minando la nostra credibilità internazionale. Tutto per due fenomeni: il primo è per il degrado civile e morale, il secondo è per “la prevalenza dei cretini””. E’ quanto afferma in una nota Aldo D’Andrea, esponente IDV Avellino.
“Il mai domo blocco sociale affaristico-speculativo – continua la nota – quello confezionatosi sotto egida e copertura della P2, è, come al tempo di tangentopoli, inequivocabilmente straripante oggi, rivitalizzato dalla anarchia berlusconiana “extra-legem”, che ammorba l’aria, e che nella sua malefica essenza affonda il Paese nella asfissia della suburra.
E questo “puzzle”, tenuto dal collante della melma, espone sé stesso nelle vie maleodoranti, ed emana dolciastri odori di gangrena; si coglie l’imbecillità leghista che semina odio e divisioni, c’è il puro bisogno di arraffare, perpetrato da ladri travestiti, si stagliano, tracotanti, privilegi e sopraffazioni di rottami di feudalesimi putrescenti.
Al di fuori di quella loro suburra, si avvertono palpabili gli sconforti legati alle necessità, ai bisogni di aiuto, alle sofferenza di milioni di persone che sentono sulla pelle le difficoltà del quotidiano, alle mancanza di certezze; tutti questi sono regali di questi indomiti inetti al Governo.
Un ragazzo, un padre di famiglia, una donna che lavora, potranno consolarsi mai che alle proprie difficoltà di vita corrispondano poi le “gaiezze” dei Ministeri a Monza, o delle nuove leggi a protezione del Premier, o del ridicolo federalismo leghista, che, tra l’altro, aggiunge nuove tasse alle vecchie, e sprofonda nella confusione della disunità il Paese?
Di tutte queste scempiaggini, la certezza è che con la nuova manovra finanziaria del sempre creativo Tremonti, Berlusconi-Bossi ci hanno messo non solo le “mani in tasca” , ma, nuovamente, anche altrove. Però, e sembra ora, a turno questi pessimi interpreti da avanspettacolo ci rassicuravano sulla bontà del loro operato, efficace nell’escludere l’Italia dall’area dei “pigs”.
Già; poi si scopre che siamo sul “Titanic”. Ma forse Tremonti era occupato ad arredare la casa da 8500 euro mensili, cui il suo affettuoso amico Milanese provvedeva, e come al solito, letti i tempi, operava il solito suo volteggio di smentire ciò che gli era capitato di dire qualche tempo prima. Tremonti, già consigliere economico di Craxi al tempo della “Milano da bere”, è ormai noto per la sua capacità originale di essere il “profeta del dopo”; lui spiega sempre quello che è già successo; è artista nel legare il suo scadente intuito, ai cicli delle variabilità temporali.
Sarà uno che potrà sempre vantarsi di aver detto tutto ed il contrario di tutto. “Pig” è parola inglese che tradotta in latino diventa “porcellum”; questo ci rimanda a quel tal Calderoli, Ministro leghista dei più sfrontati, che da intemerato, prova a riproporre suoi “delitti” costituzionali o istituzionali. Ne è esempio “Porcellum”: dicesi di legge elettorale sbarcata dal cervello(sic) di Calderoli. Di più? E’ la prevalenza dei cretini che incombe, ed il soggetto in questione ne è esempio illuminante, sia pure non isolato.
Resistere e votare al più presto; impensabile poi che la Campania e l’Irpinia possano ancora dare la maggioranza al centro-destra. Occorre che ciò che chiamiamo valori ritornino al centro della vita politica e di essi se ne affermi il rispetto; la sobrietà dei costumi, il lavoro, la solidarietà, l’ospitalità, la lotta alle speculazioni devono essere matrici di pubbliche virtù ed esempi educativi da spargere in una Società nella quale si percepiscono indignazioni prodromiche di tumulti. C’è ancora tempo, non rassegniamoci”.

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