Emergenza Coronavirus, in Irpinia la gente muore e loro continuano a fare politica

Altri due morti per Coronavirus, questa mattina, in provincia di Avellino.

Medici del pronto soccorso dell’Ospedale Moscati che elemosinano materiale sanitario a provati e aziende.

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Ci sono 170 casi di contagio e 13 decessi – bilancio provvisorio, purtroppo -in Irpinia.

E’ un bollettino di guerra, la gente è preoccupata, teme per la propria vita.

E i politici cosa fanno? Litigano tra loro.

Non è questo il tempo delle polemiche, delle accuse e delle chiacchiere: se tutto andrà bene, la gente ricorderà questi stucchevoli scambi di opinioni tra personaggi che non hanno ancora capito la gravità della situazione.

La consigliera regionale Rosetta D’Amelio che suggerisce al suo presidente Vincenzo De Luca di querelare il sindaco Gianluca Festa per “procurato allarme”?

Ma è questo il momento?

A parte il fatto che De Luca non ha bisogno di suggerimenti per agire a modo suo e pure giudiziariamente.

Quello di Festa è stato un modo per scuotere l’immobilismo di personaggi capaci solo di parlare senza agire.

Un politico più anziano e quindi con maggiore saggezza, come Umberto Del Basso De Caro ha commentato: “Francamente non comprendo in una situazione del genere a cosa servano polemiche e minacce”.

Vero, Avellino non è Bergamo ma rischia di diventarlo se si continua a inimizzare, a parlare anzichè agire.

Troppe volte, finora, è stato valutato con superficialità il fenomeno del contagio, all’inizio c’era chi parlava di banale influenza, di esagerazione, e così Zingaretti andava a fare l’aperitivo coi milanesi, salvo poi a ritrovasi contagiato.

No chiacchiere, agite

Qui parlano tutti e troppo. Parla la D’Amelio con la sua chilometrica intervista al “Mattino”.

Parla il senatore Nicola Mancino che ha una età a rischio a discetta sugli errori politici nella gestione dell’emergenza in Irpinia, su cosa di poteva fare, anzichè rendersi attivo e spedire un pò di mascherine ai suoi comprovinciali che per anni lo hanno sostenuto.

Parla l’ex sindaco del comune di Ariano Irpino ora gestito da un commissario prefettizio.

Parlano sindacalisti, politici che erano in naftalina, altri che cavalcano la facile polemica con qualunquismo pari al loro immobilismo.

State zitti, se potete

I medici del pronto soccorso del Moscati hanno bisogno di materiale. Guardateli nella foto in copertina: sono in difficoltà ma diffondono ottimismo.

Signori della politica, il tempo trascorso per ascoltare interviste e poi preparare dichiarazioni di replica, utilizzatelo per reperire mascherine, respiratori, tutto quanto utile per affrontare questa guerra che sta facendo morti.

Portate il materiale direttamente in ospedale, non fate donazioni che potrebbero finire chissà dove.

Stessa cosa per quanti si affannano a inviare comunicati, dichiazioni, elucubrazioni mentali: Irpinia Oggi non pubblicherà queste chiacchiere che non servono alla causa e fanno perdere tempo pure a noi, per leggere e cestinare.

Le azioni politiche, le polemiche, le reciproche accuse riservatele al “dopo”: se avrete tempo e voglia di farlo ancora. Soprattutto se saremo ancora in grado difarlo.

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