Elezioni politiche, corsa al seggio (che non c’è)

Elezioni politiche

Strano ma vero: è quasi più difficile essere candidato che risultare eletto. Il sistema elettorale sta già tarpando le ali a diversi aspiranti parlamentari della provincia di Avellino, che rischia di essere fra le più penalizzate dalla scelta dei candidati. Il taglio dei parlamentari garantisce alla provincia un solo deputato, che sarà eletto nel collegio uninominale coincidente con l’intero territorio irpino. Abbastanza logico dunque che le forze politiche presenteranno ciascuna un candidato espressione del territorio.

Un nome sarà scelto in rappresentanza del centrodestra unito, dopo avere scelto se attribuire il collegio di Avellino a un candidato di Forza Italia, oppure degli altri due partiti di centrodestra. Divisi al voto andranno anche in Irpinia il Pd e il Movimento Cinque Stelle, che con ogni probabilità è pronto a ricandidare Michele Gubitosa. Discorso diverso per il collegio al Senato che vede unite le province di Avellino e Benevento. In questo caso sarà il peso politico delle classi dirigenti a determinare se le candidature saranno espressione del territorio irpino o sannitico. Anche per quanto riguarda i collegi plurinominali le speranze di candidatura in un posto della lista utile per l’elezione (si vota col sistema della lista bloccata) sono ridotte.

La provincia di Avellino è accorpata con Salerno per il collegio proporzionale della Camera, e con Caserta, Benevento e Salerno per il collegio proporzionale del Senato. In entrambi i casi i posti di capolista non spetteranno di certo ai peones.

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