Elettrodotto Sant’Angelo, Sibilia: “Pretendiamo risposte”

Sulla vicenda della realizzazione dell’elettrodotto a 150 kV in costruzione sulla tratta Goleto – Sant’Angelo dei Lombardi (Av) – Castelnuovo di Conza (Sa), interviene il deputato cittadino del Movimento 5 Stelle, Carlo Sibilia, che sottolinea come la ripresa dei lavori, interrotti lo scorso dicembre dal sindaco di Sant’Angelo dei Lombardi Rosanna Repole in via cautelativa, sia avvenuta nel silenzio più assordante da parte di quelle Istituzioni che, in più di un’occasione, erano state chiamate in causa dai cittadini preoccupati e in attesa di risposte.
“In particolare – commenta il portavoce avellinese alla Camera – l’ordinanza sindacale che aveva stabilito lo stop dei lavori per avere chiarimenti sulle autorizzazioni concesse a Terna, con esplicito riferimento agli aspetti di pubblica incolumità, aveva fatto tirare un sospiro di sollievo alla comunità e ben sperare in una rinnovata presa di coscienza della pericolosità di questa opera. Invece, a distanza di due mesi, il problema si ripropone e ci chiediamo se nel frattempo sia pervenuto da parte del Genio Civile di Avellino il via libera sismico e, in caso affermativo, ci aspettiamo che tutta la documentazione venga resa pubblica, compresa la necessaria Valutazione d’Impatto Ambientale, di cui fino ad oggi pare non vi sia traccia negli atti”.
“Alle ripetute richieste di trasparenza indirizzate dal locale Comitato Civico al Genio Civile di Avellino e alle Soprintendenze competenti – continua Sibilia – allo stato attuale non risultano riscontri di alcun genere. Ciò aumenta il sospetto che, dietro la facciata di questa costruzione, si celi l’ennesimo pasticcio burocratico, pieno di omissioni o quanto meno dimenticanze documentali, che avvantaggiano le multinazionali, aumentandone i profitti a scapito della salute dei cittadini, dell’ambiente e non solo”.
“A tutto questo, infatti, come se non fosse già abbastanza – incalza il deputato 5 Stelle – si aggiungano i danni al patrimonio storico e paesaggistico che deriverebbero dalla costruzione dei tralicci a poca distanza dalla millenaria Abbazia del Goleto, dall’alveo sorgentizio del fiume Ofanto e dai crinali collinari ubicati tra i Comuni di Teora, Sant’Angelo dei Lombardi, Lioni e Conza della Campania. Perché non optare per l’interramento dell’elettrodotto? Secondo una stima dei costi l’interramento costerebbe una somma pari a 4 milioni di euro; una bazzecola di fronte ai profitti colossali della Ferrero, ditta promotrice dell’elettrodotto, che ha chiuso l’esercizio 2013 con un utile netto superiore ai 350 milioni di euro. In sede di Conferenza dei Servizi come mai non è stata valutata questa ipotesi come, invece, è accaduto in Veneto per l’elettrodotto Camin-Dolo? Ai Comuni interessati, poi, è stato notificato l’avvenuto inizio dei lavori? Chi controlla l’andamento di quest’ultimi? A queste ed altre domande legittime poste in essere dai cittadini pretendiamo risposte chiare e documentate e, se non arriveranno, andremo in fondo a questa vicenda in tutte le sedi opportune” – conclude Sibilia.

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