D’Amelio: urge rivedere criteri di revisione geografia giudiziaria

NAPOLI – Approvata in assise consiliare la Proposta di Legge al Parlamento della Repubblica “Modifica dei criteri di revisione della geografia giudiziaria” (Reg. Gen. n. 384/P), tra i cui firmatari c’è la consigliera regionale Pd Rosetta D’Amelio. “Tra gli obiettivi della Legge di iniziativa regionale di modifica dei criteri di revisione della geografia giudiziaria, c’è la salvaguardia del presidio territoriale dello Stato, tenendo conto delle caratteristiche geomorfologiche del territorio e, du…

NAPOLI – Approvata in assise consiliare la Proposta di Legge al Parlamento della Repubblica “Modifica dei criteri di revisione della geografia giudiziaria” (Reg. Gen. n. 384/P), tra i cui firmatari c’è la consigliera regionale Pd Rosetta D’Amelio. “Tra gli obiettivi della Legge di iniziativa regionale di modifica dei criteri di revisione della geografia giudiziaria, c’è la salvaguardia del presidio territoriale dello Stato, tenendo conto delle caratteristiche geomorfologiche del territorio e, dunque, della carenza di collegamenti stradali e ferroviari in alcune delle circoscrizioni di riferimento, oltre che del tasso di criminalità organizzata. Come spesso accade – ha sottolineato D’Amelio – siamo costretti a correre ai ripari di fronte a scelte scellerate fatte senza alcun criterio logico o quantomeno senza prendere in considerazione le peculiarità dei singoli territori”.
Così nell’intervento che in aula ha preceduto l’approvazione della Proposta di Legge, nel quale D’Amelio si è poi soffermata sull’Irpinia, provincia troppo spesso penalizzata dalla politica del ‘taglio indiscriminato’ dell’ultima consiliatura regionale: “Non esistono cittadini di serie A e cittadini di serie B, così come non esistono, nella Regione, zone centrali o marginali. I criteri di revisione applicati alla geografia giudiziaria hanno penalizzato parecchio l’Irpinia, perché non tengono conto di tanti fattori come distanze e vie di comunicazione, e perché sottovalutano l’incidenza che i presidi giudiziari hanno sul territorio al fine di garantire la presenza dello Stato ed il contrasto alla criminalità organizzata. Con l’approvazione odierna delle modifiche al testo della Legge – che non comporterà alcun nuovo onere per il bilancio della Stato – si dà il via libera ad un necessario intervento di riordino secondo parametri di maggior efficienza ed economicità, valutando gli interessi concorrenti e non danneggiando quelli costituzionalmente prevalenti. Solo così si potranno risolvere le criticità delle aree più danneggiate, ossia delle zone interne”.

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