Comitato No Triv: “Da parlamentari e consiglieri servono risposte”

“L’approvazione del P.T.C.P. della Provincia di Avellino di qualche giorno fa conferma una visione strategica dell’Irpinia improntata sullo sviluppo sostenibile connesso a politiche di rilancio del territorio fondate sull’agroalimentare e sul turismo ambientale. Si registra pertanto, la mancanza di riferimenti prescrizionali e d’indirizzo volti alla trasformazione del territorio per attività di carattere industriale finalizzate all’estrazione di idrocarburi. Dopo il PTR Regionale, anche la Prov…

“L’approvazione del P.T.C.P. della Provincia di Avellino di qualche giorno fa conferma una visione strategica dell’Irpinia improntata sullo sviluppo sostenibile connesso a politiche di rilancio del territorio fondate sull’agroalimentare e sul turismo ambientale. Si registra pertanto, la mancanza di riferimenti prescrizionali e d’indirizzo volti alla trasformazione del territorio per attività di carattere industriale finalizzate all’estrazione di idrocarburi. Dopo il PTR Regionale, anche la Provincia quindi, propone la visione di un’Irpinia esclusivamente vocata alla valorizzazione in chiave economica delle prerogative ambientali del territorio”. Così in una nota, il Comitato No Trivellazioni Petrolifere in Irpinia.
“Piani d’indirizzo politico, analisi scientifiche, verifiche di ordine socio-economico aggiungono dissenso al dissenso, mentre in Regione ancora tutto tace sulla questione Petrolio. Il silenzio della politica appare inquietante di fronte al montare di una contrarietà al Petrolio in Irpinia, che si alimenta di prese di posizioni sempre più forti nell’opinione pubblica opportunamente sostenute anche dal punto di vista scientifico. La necessità di giungere a risposte chiare e definitive diventa adesso fondamentale, prima che la questione Petrolio possa trasformarsi in mera schermaglia politica da campagna elettorale, con solo ed esclusivo danno per le comunità che attendono di conoscere il loro destino. Rivolgiamo quindi tre quesiti ai rappresentanti istituzionali dell’Irpinia presso la Regione ed il Parlamento, con la speranza di conoscere orientamenti ed idee d’intervento per giungere alla definitiva risoluzione della vicenda.
1. Premessa
Dalla verifica delle documentazioni fornite dalla commissione tecnica, si evincono gravi perplessità sulla reale compatibilità ambientale del progetto di esplorazione Gesualdo-1 per i possibili effetti negativi sulle popolazioni e sull’ambiente circostante.
Domanda: Chi offrirà le dovute garanzie e rassicurazioni per la salvaguardia e tutela delle popolazioni interessate dai progetti di ricerca/estrazione di idrocarburi? I Sindaci di Gesualdo, Frigento e degli altri 11 Comuni interessati dal progetto, verranno lasciati soli a fronteggiare le conseguenze negative dell’impatto dell’industria estrattiva sul territorio?
2. Premessa
Il PTR Regionale esclude la compatibilità delle attività di ricerca/estrazione degli idrocarburi con la natura territoriale della Campania.
Domanda : Viste le formule di indirizzo programmatico del PTR e PCTC Avellino, esistono elementi validi per sostenere la proposta d’introduzione di norme di garanzie del territorio finalizzate alla salvaguardia delle prerogative ambientali dell’Irpinia e alla tutela delle produzioni agricole di pregio?
3. Premessa
La recente approvazione di una Risoluzione parlamentare promossa da un deputato abruzzese ha imposto al Governo di definire nuove norme di salvaguardia delle aree marine interessate dalle ricerche/estrazione di idrocarburi.
Domanda : Esistono margini per consentire la presentazione di una medesima risoluzione anche per ottenere la salvaguardia delle aree interne interessate dalle trivellazioni?
L’Irpinia, più di ogni altra area geografica italiana, dovrebbe ricevere opportune garanzie di tutela vista la presenza nel suo sottosuolo del più grande bacino imbrifero del Sud Italia, che da solo, dà da bere a tre regioni italiane”.

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